il Giornale, 31 ottobre 2021
Biografia di Paul Onuachu
M i cercano, e questo mi riempie di orgoglio, ma so i sacrifici che ho fatto per arrivare fino a qui e vorrei essere io a decidere dove andare a giocare quando lascerò il Genk. Firmato l’ex adolescente fragile Paul Onuachu.
Owerry non è così piccola ma lì nascono solo giganti. È nel sud est della Nigeria, poco più di 200mila abitanti, c’è un’università, da quelle parti c’è nato Nwankwo Kanu e anche Paul Onuachu, oltre due metri di altezza e due gambe da gazzella, sottilissime, fini al punto che ci si chiede come possano reggere e far correre un fisico talmente imponente come quello del centravanti del Genk e della nazionale nigeriana. Ora ci si potrebbe chiedere come sia finito in Belgio e quanto sia bizzarro che tanti nigeriani, e non solo, transitino dalla Jupiler Pro League prima di farsi un nome in Europa. Il Belgio passa, nel superficiale linguaggio dei faccendoni, per una centrale di riciclaggio del denaro attraverso il calcio, una nomea poco raccomandabile, in realtà un meccanismo ben oliato dove la tassazione è praticamente a zero e dopo due sole stagioni si raggiunge lo status di calciatore comunitario. Inoltre i club belga instaurano dei gemellaggi con società minori, prelevano i migliori talenti, li parcheggiano il tempo necessario per testarli, li fanno esordire, il resto lo fa il mercato, aste milionarie a fronte di spese iniziali esigue. Nel Genk, club nel quale in prima squadra ci sono calciatori provenienti da tutto il mondo e solo un paio di locali, questo lavoro continuo di monitoraggio lo esegue lo staff di Dimitri De Condè con una tecnica affinata nel tempo, Koulibaly, Milinkovic Savic, Mahele, Castagne, Malinovskyi è gente che conosciamo usciti tutti da questa preziosa bottega. Dimitri De Condè non ha nessun problema a investire 4 o 5 milioni per un sedicenne, più importante arrivare prima degli altri. Onuachu, adolescente magrissimo e gracile al punto che gli era stato controindicata la pratica del football, è uno di questi: È arrivato da poco, dice Dimitri De Condè, fatecelo godere ancora un po’, ha tutto per imporsi in qualsiasi squadra, fisico, piede, potenza, completo, un po’ come Lukaku.
C’è già sopra mezza Europa, Premier, Atletico, e Inter, Milan e Juventus hanno già inviato i loro osservatori a visionarlo più volte, tre top club che per motivi diversi hanno bisogno di un centravanti con queste caratteristiche.
Cresciuto nell’Ebedei, club dell’Accademia nigeriana, grazie a una borsa di studio e a un gemellaggio decennale fra i due club viene ingaggiato dai danesi del Midtjylland, gioca anche nel Vejle e ovunque segna senza ritegno, 33 gol in 63 presenze nell’ Ebedei, 61 in 126 presenze al Midtjylland, al Genk esplode definitivamente, capocannoniere della Jupiler Pro League, 47 gol in 64 gare in queste due ultime stagioni, incoronato miglior calciatore del campionato, ed è costato solo 5 milioni. In Belgio ha battuto tutti i record precedenti e sta polverizzando la sua media realizzativa stratosferica di una rete ogni 92 minuti della scorsa stagione abbassandola a una ogni 71 in questa. Paul non è giovanissimo, a maggio ha compiuto 27 anni e sembra proprio arrivato il suo momento, oggi è uno degli attaccanti più prolifici d’Europa, sta facendo la fortuna del Genk e sta sfruttando un momento particolare del mercato dove la ricerca di una punta centrale possente che assale gli spazi con la sua forza fisica e fa salire la squadra, sembra una priorità assoluta. Per molti ancora un perfetto sconosciuto, gentile, molto corretto in campo e nella vita, zero piazzate, modesto nei gesti, il Genk ha capito di avere un piccolo tesoro fra le mani e attende l’asta, si parte da una valutazione di 25 milioni destinata inevitabilmente a salire. Rapido palla al piede ma non eccessivamente veloce, formidabile colpitore di testa, grande protezione della palla, infallibile dal dischetto, reti di destro e sinistro, di rapina e di potenza, Onuachu è il nuovo Lukaku? Ci credono in molti, l’Arsenal in estate rivoluzionerà la sua rosa e ci sta puntando forte, fonti interne al club londinese dicono che l’accordo sia già stato raggiunto sulla base di 30 milioni di sterline, Watford e West Ham hanno ritenuto troppo alta la cifra per un calciatore che dovrà inevitabilmente pagare il periodo di ambientamento in Premier e inoltre sarà assente per tutto il periodo della Coppa d’Africa. Il Genk si è cautelato allungandogli il contratto fino al 2024 e su di lui ha speso una buona parola anche Nwankuo Kanu che quando approdò all’Inter disse: Noi nigeriani siamo fortissimi, possiamo insegnare il calcio, la nostra nazionale è in grado di battere chiunque, abbiamo un solo difetto, facciamo grandi sedute tattiche dove ci vengono spiegati tutti i movimenti, gli spazi che dobbiamo occupare e tutti facciamo sì sì con la testa, poi inizia la partita e ognuno fa quello che vuole.
Ma sono passati vent’anni.