Corriere della Sera, 30 ottobre 2021
Faida tra Hannover per un castello
Il fiabesco castello di Marienburg, in Germania, al centro di una triste querelle di famiglia. Turrito e svettante fra i boschi nel cuore dell’Europa, da secoli appartiene agli Hannover, stirpe reale. E a portarne in tribunale il destino è Sua altezza reale Ernst August di Hannover che nel 1999 sposò la principessa Carolina di Monaco, da allora pure lei un’Altezza reale (anche se da molto ormai loro vite corrono su binari separati). Il principe, in quanto Hannover cugino anche della regina Elisabetta (la House of Hannover regnò a Londra dal tempo di re Giorgio I fino al regno di Vittoria), rivendica il maniero che aveva passato al primogenito Ernst August jr, tra il 2004 e il 2007.
Il giovane principe si scontrò presto con la realtà di tanti proprietari di tenute secolari: i costi di restauro e manutenzione sono onerosi. Una trentina di milioni di euro sarebbe costato al principe metter mano alle proprietà ricevute dal padre. Da qui il gesto – finito tempo fa sulla stampa – di vendere (svendere) simbolicamente il maniero per 1 euro.
«Un gesto simbolico» spiegò a Der Spiegel, ma tale da consentire a storiche proprietà di resistere alle bordate del tempo ed essere tramandate al pubblico dei tempi futuri. Il parlamento federale tedesco ha quindi approvato finanziamenti di 13 milioni di euro per metter mano al maniero.
Ma Ernst August non ha preso bene la mossa del figlio. Così il castello delle fiabe di Marienburg è finito in tribunale. Il 25 novembre è in calendario un’udienza alla Corte regionale di Hannover. Per la verità la diatriba tra padre e figlio non è nuova: la questione era già stata sollevata davanti a una corte e «già annullata in passato», ha detto il figlio. Aggiungendo che quel che conta per lui è che «Marienburg possa essere preservato come monumento storico della Bassa Sassonia, aperto a tutti».
Il maniero con le sue 135 stanze in stile neogotico costruito nella seconda metà dell’800, è solo una delle proprietà che storicamente hanno fatto capo agli Hannover. Per non parlare di opere d’arte, tesori (in parte andati all’asta negli anni Duemila per oltre 40 milioni di euro).
Il padre, nella memoria presentata dai suoi avvocati rincara però che «l’ingrato figlio» non lo aiuta e che anzi avrebbe cercato di appropriarsi di dipinti e altri tesori degli Hannover, un casato la cui storia si intreccia con quella della Germania già dal medioevo. Insomma, una volta per il possesso dei castelli si cingevano assedi, ora si portano le carte in tribunale.