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 2021  ottobre 12 Martedì calendario

Biografia di Elio Pandolfi

Elio Pandolfi (1926-2021). Attore. «Romano, vissuto per 28 anni dentro una scuola perché il padre era custode di un istituto tecnico commerciale della Capitale, fin da giovane eccelleva nel canto e nel ballo, e nel recitare testi suoi, poi mise a punto i propri mezzi all’Accademia d’arte drammatica, e debuttò come mimo-ballerino in Les malheurs d’Orphée di Milhaud. Era un radar umano, capace di riprodurre i toni delle espressioni liriche, di rifare con le labbra un tip tap, di muoversi con dinamiche snodate e smodate, e per la sua natura multidisciplinare aderì subito a imprese radiofoniche di rivista come La Bisarca di Garinei e Giovannini, mentre in pedana fu presto al fianco di Wanda Osiris, nel 1954, in Festival, con supervisione niente meno che di Luchino Visconti, che lo invitava a casa sua per intrattenere gli amici con fantasismi da camera, giungendo a scritturarlo per L’impresario delle Smirne di Goldoni con Morelli-Stoppa» [Di Giammarco, Rep]. In tv affiancò prima Sandra Mondaini, poi Antonella Steni con cui formò una coppia famosa. Nel 1970 partecipò ad Alleluja brava gente di Garinei e Giovannini con Rascel e Proietti, poi a Il vizietto di Luciano Salce. Molto impegnato anche come doppiatore, è stato la voce italiana dell’attore francese Jacques Dufilho in tutti i film della serie sul Colonnello Buttiglione. Ha doppiato Stanlio della coppia Laurel & Hardy, assieme a Pino Locchi che dava la voce a Ollio, in alcuni ridoppiaggi tra i quali Allegri eroi (1957) e La bomba comica (1958). Ha doppiato anche Paperino nei cartoni degli anni 60 e 70 come seconda voce alternato a Oreste Lionello, e Le tont ne La bella e la bestia. Dall’85 si è dedicato all’operetta (celebre il suo Njegus ne La vedova allegra). Nel 2016 è stato premiato alla casa del Cinema di Roma, con il Nastro d’argento alla carriera per il documentario a lui stesso dedicato dal titolo A qualcuno piacerà, diretto da Caterina Taricano e Claudio De Pasqualis.