Anteprima, 19 ottobre 2021
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Biografia di Angelo Licheri
Angelo Licheri (1944-2021). L’uomo che, nella notte tra il 12 e il 13 giugno 1981, si calò nel pozzo artesiano in cui era caduto il piccolo Alfredino Rampi, a Vermicino, tra Roma e Frascati, nel tentativo, fallito, di salvarlo. All’epoca dei fatti di Vermicino aveva 37 anni, era padre di tre figli piccoli e faceva il fattorino per una tipografia a Roma. Dopo aver visto in televisione la diretta della Rai, la sera del 12 giugno andò sul luogo della tragedia e si propose per tentare di salvare il bambino, calandosi nel pozzo grazie alla sua eccezionale magrezza (pesava 45 chili). Rimase 45 minuti a testa in giù a 35 metri di profondità in un cunicolo largo 30 centimetri. Riuscì a toccare Alfredino, a pulirgli la bocca dal fango e liberargli gli occhi, ma non riuscì ad afferrarlo. Fino al 1999 ha vissuto in Africa, in Kenya. Si era sposato a Kapkangani con una ragazza kenyana. Ad Alessandro Dell’Orto di Libero nel 2006 aveva raccontato: «Ho dovuto pure pagarla con una mucca... È il rito africano. Quando il giudice ti unisce in matrimonio chiede: “Tu hai dato una mucca per la moglie che vuoi prendere?”. Non avendola, l’ho comprata e l’ho donata alla famiglia della sposa. La mucca però non può stare sola, ma deve avere la compagnia di una pecora: e così a mia suocera ho regalato anche una pecora». Malato di diabete, è morto cieco e con la gamba destra amputata, nella casa di riposo San Giuseppe a Nettuno, fuori Roma.