La Stampa, 29 ottobre 2021
Una vita da Ed Sheeran
Ed Sheeran è una delle popstar più importanti al mondo, ha venduto oltre 45 milioni di album, 150 milioni di singoli e alla fine del 2019 gli è stato consegnato dalla società ufficiale delle classifiche di vendita inglesi il premio «Artist of the Decade» per la maggiore quantità di numeri 1 conquistati dal 2010 al 2019. Dallo scorso week end l’artista di Suffolk si è scoperto positivo al Covid e ha dovuto cancellare il tour promozionale per il lancio del nuovo album "=" (Equals). Sheeran era atteso da Fabio Fazio ma si è collegato da remoto per mantenere una promessa: «Devo rispettare la quarantena e con me c’è mia figlia, mia moglie non è positiva e dovremo stare distanti almeno per dieci giorni, ma anche se non mi posso muovere farò interviste da casa perché il disco è uscito e non posso lasciarlo solo».
Equals è il quarto lavoro della serie di album intitolati con simboli matematici ed è forse il più maturo. Nei testi dei 14 brani si parla di esperienze e persone incontrate esplorando le varie sfumature dell’amore (The Joker And The Queen, First Times, 2step), la perdita del più caro amico (Visiting Hours), la resilienza (Can’t Stop The Rain) e la paternità (Sandman, Leave Your Life). Non mancano Bad Habits e Shivers, tra pezzi più suonati dalle radio del mondo.
Ed Sheeran, di questi tempi il simbolo dell’uguale ("=") ha un significato forte.
«Potrò sembrare molto hippy, ma il titolo è la fine di una domanda e l’inizio di una risposta. Penso di aver vissuto i miei vent’anni ponendomi continuamente un quesito: che cosa sto facendo? Perché lo faccio e come lo faccio? Sono arrivato a 30 anni, mi sono sposato e sono diventato padre; di colpo tutte quelle domande sono diventate risposte e il disco parla di questo: chi sono diventato».
Lei passa molto tempo nel nostro Paese e ha comprato una bella tenuta in Umbria.
«Ho deciso che l’ultima traccia del prossimo album si intitolerà "Italia" perché amo stare da voi, respirare l’aria della campagna umbra. Quando hanno aperto le frontiere con mia moglie e la bambina che era appena nata siamo stati in Umbria per tre mesi. Lyra era piccolissima e volevo che vivesse nella situazione più sicura possibile. L’Italia sembrava la scelta migliore e poi, dopo il duetto con Bocelli del 2017, ho iniziato a prendere lezioni di italiano».
Il video di «Visiting Hours» è girato in una chiesa.
«Che si trova a Nord di Londra e ha finestre di vetro incredibilmente belle. L’idea iniziale era quella di girare il video all’interno della Città del Vaticano, ma non ce l’hanno permesso».
Il ragazzo-vampiro nel video di «Bad Habits» e il personaggio che interpreta in «Pop Stars Next Door» sono suoi alter ego?
«No, non potrei mai, sono troppo agitati. Io sono uno tranquillo, oggi ho portato mia figlia a fare una passeggiata in giardino e ora sto pensando che cosa darle da mangiare per cena, faccio cose così. Tutto molto normale. Forse il ragazzo nel video di Bad Habits potrebbe essere una versione di me a 25 anni (ride, ndr)».
Come immagina il futuro prossimo della musica dato che la pandemia potrebbe tornare a farsi largo nei mesi freddi?
«Penso che ci sia di che preoccuparsi, ma la musica non deve essere il capro espiatorio. Partecipare a un concerto dal vivo vale come andare al bar con gli amici o a una partita di calcio, non bisogna colpevolizzare la musica perché sarebbe, e qualcuno lo ha fatto, un errore mortale».
È vero che per Natale uscirà un duetto con Elton John?
«Siamo amici da un po’ e in questi mesi abbiamo lavorato su tre pezzi. Un giorno mi ha detto: facciamone uno per Natale, si chiamerà Merry Xmas. Uscirà a breve».
Nel calendario del tour 2022 che è stato appena pubblicato non c’è il nostro Paese.
«Per ora, quella che è stata pubblicizzata è solo la prima parte del viaggio ma in Italia ci verrò. È una certezza».