Anteprima, 22 settembre 2021
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Biografia di Romano Fogli
Romano Fogli (1938-2021). Calciatore. Detto «il Romanino», per la sua eleganza. Iniziò con il Torino. Nel 1957, a 19 anni, passò al Bologna, che per averlo sborsò 80 milioni di lire. Quando, il 7 giugno 1964, all’Olimpico di Roma, il Bologna del Dottor Fulvio Bernardini e la Grande Inter del Mago Herrera si scontrarono per lo spareggio che, primo e unico caso nella storia del calcio italiano, avrebbe assegnato lo scudetto, lui segnò il primo gol. Fu lui che, dopo un fallo dell’interista Picchi sul bolognese Haller, si mise a una ventina di metri dalla porta nerazzurra di fianco a Giacomino Bulgarelli, ne raccolse il breve tocco (una schema del Dottore) e indirizzò il pallone a rete. Forse c’entrò la punta di un piede di Giacinto Facchetti. Fatto sta che il Bologna andò sull’1 a 0. Qualche minuto dopo fu sempre dal piede di Fogli che partirono l’assist per il danese Nielsen e il 2 a 0 che riportò il titolo italiano a Bologna. A Fogli dettero 9 in pagella. In rossoblù giocò fino al ’68, poi Nereo Rocco lo chiamò al Milan e fece in tempo a vincere anche lui una Coppa dei Campioni e una Intercontinentale. Era un top player, dunque, anche se era passato tra le forche caudine della Corea del Nord e di Middlesborough 1966. Fece l’allenatore, e il pallone gli arrise un po’ meno. Su un campetto per ragazzi scovò e portò al Bologna Roberto Mancini. Negli ultimi anni della sua vita era tornato a Santa Maria del Monte, in provincia di Pisa, suo borgo natale. Se n’è andato ieri dopo una lunga malattia [Mei, Mess].