la Repubblica, 24 ottobre 2021
Martedì si sposa la principessa Mako
È stato il suo ultimo compleanno “reale”, ma a palazzo nessuna festa. Motivazione ufficiale: la pandemia. Ieri Mako, la principessa che si farà borghese, ha compiuto 30 anni. Calma, un accenno di sorriso, gonna beige e cardigan bordeaux a passeggio nella residenza di Akasaka assieme alla sorella (come la ritraggono le ultime foto pubblicate dall’Agenzia imperiale) sembra non curarsi del fatto che questo trentesimo sarà l’ultimo da membro della famiglia più importante del Giappone. Dopodomani, infatti, la nipotina dell’imperatore Naruhito dirà il fatidico sì al grande amore della sua vita: il “comune mortale” Kei Komuro, nelle cui vene non scorre nemmeno una goccia di sangue blu. E dunque, secondo le regole del Trono del Crisantemo, le donne che sposano un borghese devono dire addio ai loro titoli. Una rinuncia che Mako ben sapeva di dover fare quando quattro anni fa annunciò il fidanzamento con quel ragazzo suo coetaneo conosciuto all’Università Cristiana di Tokyo. Quella di Mako e Kei è stata la telenovela che più ha appassionato i giapponesi: tra scandali, malumori a corte, rinvii e disturbi da stress post- traumatico (come diagnosticato alla principessa agli inizi di ottobre), il matrimonio sembrava essere “maledetto”. E ad aumentare la maledizione ci si è messo pure tre giorni fa il ricovero d’urgenza del nonno materno della principessa. Sui social sono apparse le congetture più bizzarre. Molti hanno visto il malore come conseguenza di questi anni tribolati che hanno accompagnato il grande evento, chiedendo che le nozze venissero ulteriormente rinviate. Altri si sono spinti a dar la colpa dei terremoti delle ultime settimane e dell’eruzione del Monte Aso di qualche giorno fa al matrimonio.
Venerdì Mako ha fatto visita all’imperatore: una chiacchierata di un’ora e dieci minuti. Ma, come già annunciato, per le nozze non ci sarà nessuna cerimonia regale: una prima volta assoluta. I due registreranno la loro unione in un ufficio del governo a Tokyo: un paio di scartoffie da firmare e poi una conferenza stampa. Il nome di Mako verrà cancellato anche dal registro di corte e la principessa – su sua scelta – non riceverà la “buonuscita” da 150 milioni di yen (1 milione e 100mila euro) che di solito si accorda alle donne che lasciano la Casa. I contribuenti ringraziano.
La coppia avrebbe dovuto sposarsi già nel 2018, ma la data è stata continuamente posticipata dopo che i tabloid sbatterono in prima pagina i guai finanziari della famiglia di lui. Una disputa tra la madre di Kei e il suo ex fidanzato: 4 milioni mai restituiti che servivano a pagare gli studi del giovanotto.
La telenovela ha fatto tornare a galla anche le fragilità della monarchia. Alle donne è vietato ascendere al trono e dopo l’abdicazione di Akihito, nel 2019, di futuri imperatori all’orizzonte ne sono rimasti pochi: il padre di Mako (Akishino) e il piccolo Hisahito. Per questo, ciclicamente, torna l’idea di cambiare la legge sulla successione. Sposando un borghese, la rinuncia dei titoli non si applica soltanto a Mako, ma anche ai figli maschi. E con la sua uscita di scena il già piccolo clan si rimpicciolisce sempre di più, rischiando di far appassire il Crisantemo.
Ora i due si trasferiranno in America dove Kei, laureato in Legge a New York, vive e dove lavorerà in uno studio legale. E allora tanti auguri a questa principessa pronta a dire addio all’impero per amore. Una favola tutta al contrario.