la Repubblica, 22 ottobre 2021
Meghan scrive ai politici americani «Dovete pagare i congedi parentali»
Londra La regola aurea della famiglia reale britannica è tenersi lontani dalla politica: ma come si è ormai capito da tempo, le regole non si applicano alla duchessa del Sussex, quella Meghan Markle fuggita in America portandosi dietro suo marito, il principe Harry. E infatti la duchessa è intervenuta di nuovo a gamba tesa nell’arena pubblica degli Stati Uniti: suscitando un putiferio. Meghan ha scritto una lettera indirizzata a Nancy Pelosi, la Speaker della Camera, e a Chuck Schumer, il leader della maggioranza al Senato, nella quale chiede che sia introdotto il congedo parentale per i neo-genitori: un tema spinoso e, nell’America che non conosce quell’istituto comune in Europa, particolarmente divisivo.
Nella missiva, la duchessa fa notare come, nei 20 mesi della pandemia, «le donne, a un ritmo allarmante, hanno lasciato il lavoro e sono rimaste a casa con i figli, nel momento in cui le scuole venivano chiuse. La mamma o il genitore che lavora si trovano di fronte al conflitto fra essere presenti o essere pagati: il sacrificio dell’una o dell’altra cosa comporta un grande costo». Secondo Meghan, «nessuna famiglia dovrebbe essere costretta a scegliere fra guadagnarsi da vivere o avere la libertà di prendersi cura dei figli». E dunque conclude che il congedo pagato dovrebbe essere un «diritto nazionale»: «Un programma garantito, accessibile e incoraggiato senza stigma o penalizzazione».
La duchessa ammette di rendersi conto di «quanto le cose siano diventate politicamente caricate»: ma aggiunge che «non è questione di destra o sinistra», bensì di «mettere le famiglie al di sopra della politica».
Tutte argomentazioni che, specie se viste dall’Europa, appaiono più che sensate: il problema è che Meghan le ha vergate sulla carta intestata dei Sussex e si è firmata col suo titolo di duchessa. In altre parole, una diretta interferenza della monarchia britannica nella politica americana.
Una roba, come ha fatto notare qualcuno, inaudita in un Paese nato nel 1776 proprio da una rivoluzione lanciata contro la Corona inglese. Sui social media si è riversato un torrente di indignazione: e si è riproposta la questione dell’opportunità di privare i duchi di Sussex del loro titolo, ora che hanno scelto di vivere in America, di lanciarsi in numerose imprese commerciali e, non ultimo, di immischiarsi in politica.
Perché non è la prima volta che Meghan cade in tentazione: durante l’ultima campagna presidenziale aveva incoraggiato gli americani ad andare a votare con parole che erano sembrate un attacco non troppo velato a Donald Trump (che infatti aveva risposto per le rime). Ma c’è di più: qualcuno ha letto in questo ultimo intervento scritto un ulteriore segnale che la stessa Meghan intenda scendere in politica in prima persona: magari candidandosi un giorno lei stessa alla Casa Bianca. Meghan for president? Chissà.