la Repubblica, 22 ottobre 2021
Facebook pagherà i diritti ai giornali francesi
PARIGI – Dopo Google, anche Facebook firma un accordo che apre la strada alla remunerazione di una parte della stampa quotidiana francese sulla base dei “diritti connessi”, la nuova normativa europea simile al diritto d’autore creata nel 2019. L’intesa è stata firmata tra Facebook e l’ Alliance de la presse d’information generale (Apig), principale organizzazione degli editori della stampa francese, che rappresenta in particolare i quotidiani nazionali e regionali. L’accordo quadro «prevede che Facebook remuneri delle licenze per i diritti connessi» secondo quanto comunicato dal gruppo fondato da Mark Zuckerberg senza che siano resi noti le somme riversate agli editori. I membri dell’Apig potranno ora negoziare all’interno dei principi fissati e firmare due tipologie di licenze: una per l’uso di contenuti di notizie sulla piattaforma principale e una per il nuovo servizio Facebook News che debutterà in Francia l’anno prossimo.
La Francia è stato uno dei primi paesi a recepire la direttiva europea sui diritti connessi. Il fronte degli editori si era spaccato nelle trattive, con una parte delle grandi testate nazionali che aveva firmato separatamente accordi con Google. Alla fine era stato trovato un accordo quadro anche con l’Apig ma nel luglio scorso l’Antitrust ha condannato Google a pagare una multa record pari a 500 milioni di euro per violazione della normativa europea. Secondo l’autorità francese il colosso Usa non ha negoziato «in buona fede» con gli editori rispetto alla pubblicazione dei contenuti digitali. Google deve «presentare un’offerta di remunerazione per l’attuale utilizzo dei contenuti protetti» di editori ed agenzie di stampa, se non vuole incombere in altre mega- sanzioni, in particolare, «fino a 900mila euro al giorno di ritardo», partendo da una base minima di 300mila euro.
Intanto nel paesaggio mediatico francese, a sei mesi dalle elezioni presidenziali, è sempre più protagonista Vincent Bolloré, diventato azionista di maggioranza dell’impero Lagardère. L’influenza del patron di Vivendi si fa già sentire negli assetti. I direttori dei settimanali Paris Match e del Journal du Dimanche sono stati mandati via. Bolloré controlla il gruppo Canal+, il cui canale di notizie CNews ha conquistato nuovo pubblico con una linea di ultradestra, spingendo la carriera del polemista di Eric Zemmour, probabile candidato alle elezioni presidenziali.
Paris Match aveva fatto qualche settimana fa una copertina con immagini private di Zemmour e la sua nuova compagna, la sua giovane collaboratrice Sarah Knafo. Un servizio fotografico che non era piaciuto al commentatore. Il popolare magazine sarà ora diretto da Patrick Mahé, 74 anni, bretone come Bolloré, in passato caporedattore della redazione. Anche Jérôme Bellay, 79 anni, aveva già diretto il Journal du Dimanche, come responsabile del domenicale tra il 2011 e il 2016, prima di lasciare l’incarico alla vigilia delle presidenziali.