ItaliaOggi, 22 ottobre 2021
Le metà delle piante da fiori sono minacciate dalla mancanza di api
Le metà delle piante da fiori sono minacciate dalla diminuzione del numero degli insetti impollinatori, api in testa. Dunque, dalla sopravvivenza di questi animali dipende quella di decine di migliaia di specie di piante da fiori. Senza api, farfalle, uccelli, pipistrelli, che trasportano il polline, indispensabile alla fecondazione e alla formazione dei semi, la riproduzione di una moltitudine di piante diventa impossibile.
Eppure la diffusione dei pesticidi e la perdita dell’abbondanza di fiori indotta dalle monocolture intensive sta decimando le specie animali impollinatrici da diverse decine di anni.
È la tesi dello studio pubblicato mercoledì 13 ottobre nella rivista Science Advances e realizzato da 21 ricercatori internazionali guidati da due équipe, sudafricana e tedesca. E si sono basati su tre grandi database con migliaia di esperienze di impollinazioni effettuate sulla superficie del globo. In totale, sono stati inseriti in questa meta-analisi all’incirca 614 studi.
Gli studiosi sostengono che la metà delle piante da fiori del pianeta, cioè all’incirca 175 mila specie vegetali su 350 mila potrebbero scomparire. Una conclusione preoccupante se si tiene presente che gli insetti intervengono in maniera esclusiva nell’impollinazione di oltre otto specie di piante da fiori su dieci. Non basta. Senza l’azione degli impollinatori un terzo delle specie di piante da fiori non producono più semi e metà di loro vedono ridotta dell’80% la propria fertilità con effetti a cascata sulla fauna.