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 2021  ottobre 21 Giovedì calendario

Gianfranco Gramola, il commesso che intervista i vip

Per Nino Manfredi suonò semplicemente il campanello. «Avevo trovato l’indirizzo sull’elenco telefonico, con il nome di battesimo: Saturnino». Gli aprì la governante. «L’attore era in pausa e mi invitò a vedere il giardino. Restammo a chiacchierare per un’ora». Giulio Andreotti, invece, lo intervistò tre volte: «Per posta, via fax e via email. La prima annotai le domande su un foglio e spedii la busta: lui sulla stessa lettera scrisse le risposte e me le rimandò indietro». Claudia Cardinale lo chiamò una sera a casa da Parigi. «Per raggiungerla avevo contattato una nipote su Facebook».
Gianfranco Gramola, 64 anni di Mezzolombardo, in Trentino, è il prezzemolino di cui in certe barzellette si sarebbe detto: chi è l’uomo vestito di bianco accanto a lui in piazza San Pietro? In realtà, pur non essendo iscritto ad alcun albo giornalistico, ha al suo attivo una produzione di interviste straordinaria: 921, tutte orgogliosamente non retribuite. Perché il lavoro «vero», che gli ha pagato lo stipendio per 43 anni, è quello di commesso in drogheria. «All’inizio le scrivevo per il Rugantino, periodico in romanesco. Poi nel 2005 ho creato il mio sito internet, intervisteromane.net, dove ho raccolto quelle già pubblicate e dove ho cominciato ad aggiungere le nuove, fatte solo per passione», racconta per telefono mentre snocciola nomi di personaggi di cui talvolta si fatica a contattare anche solo l’ufficio stampa. Eppure, per esempio, è proprio a lui che Brigitte Bardot a febbraio ha scritto di suo pugno risposte che gli assistenti gli hanno inviato per email, con gli originali in allegato.
A tutti chiede una foto ricordo con dedica, ma con Carlo Verdone l’emozione gli tirò uno scherzetto. «Aveva accettato di incontrarmi a Roma il giorno del mio anniversario di matrimonio. Ero con mia moglie e me ne scordai. Avevo già intervistato il padre, il grande Mario». Molte interviste sono arrivate grazie all’elenco telefonico. «Gigi Proietti lo trovai cercando la moglie Sagitta: mi accolse fuori dalla porta in ciabatte». Alberto Soldi lo rimbalzò di qualche ora, al telefono, perché doveva andare a mangiare il cocomero a Fregene. «Lì il gancio era stato Mimmo Pertica. Quando riuscii a parlarci mi bloccò:”Ma perché mi dai del lei?”. E io: “Non posso il tu, lei è troppo grande”. E lui: “Fa’ come te pare, Gianfra’...”». Con Vittorio Gassmann, invece, non insistette: «Pure lui lo trovai con la moglie, sull’elenco. Ma quando mi rispose era così giù di corda che preferii non disturbarlo più».
Nel 2015 a Roma gli è stato consegnato il «Premio Simpatia in Campidoglio». E anche quella è stata l’occasione per concordare una nuova intervista con un altro premiato, Dino Zoff. «Il mio sogno è raccoglierle tutte in un libro: Enrico Vanzina mi ha già detto che scriverà la prefazione. Prima, mi piacerebbe intervistare di persona Francesco Totti, Mara Venier e Alba Parietti». C’è infine il Guinness dei primati, che aspetta: «Devo raggiungere quota mille, tutte senza scopo di lucro!».