DAGOREPORT, 20 ottobre 2021
BARDO ALLE CIANCE – NELLE UNIVERSITÀ AMERICANE SI BOICOTTA SHAKESPEARE TACCIANDOLO COME “COLONIALISTA” E IL “CORRIERE DELLA SERA” RIPRENDE LA TESI, DIMENTICANDO UN ASPETTO FONDAMENTALE: IL COLONIALISMO INGLESE INIZIÒ DOPO LA MORTE DEL BARDO – IL POETA MORÌ NEL 1616 E SOLO NEL 1607, QUANDO ORMAI ERA PRATICAMENTE MORIBONDO, UNA COMUNITÀ INGLESE SI INSEDIÒ A JAMESTOWN, NEL NORD AMERICA – MA GLI AMERICANI NON LO SANNO PERCHÉ L’IDEOLOGIA DOMINANTE IMPONE CHE SI STUDINO SOLO I… -
Shakespeare visse tra il 1564 e il 1616, quando l’Inghilterra era in piena lotta tra Protestantesimo e Cattolicesimo. Nel 1587 Maria Stuarda venne decapitata e dal 1603, dopo la morte di Elisabetta I, Giacomo I di Inghilterra espanse il proprio regno, nel senso che inglobò all’Inghilterra anche la Scozia! In questo periodo l’Inghilterra restò estranea alle contese internazionali e solo nel 1607, Shakespeare ormai moribondo, una comunità inglese si insediò a Jamestown, nel Nord America. Il successore, Carlo I, ebbe ben altri problemi con il Parlamento e con Oliver Cromwell. Come faccia Shakespeare ad essere colonialista, dunque, lo sanno solo gli americani e il “Corriere della Sera”.
Nell’America settentrionale le guerre contro gli Indiani precedettero quelle con le colonie. Dopo la fondazione di Nuova Amsterdam, furono però gli olandesi che istigarono gli Irochesi contro i Moicani. Gli Uroni furono trucidati dagli Irochesi con l’auto delle truppe inglesi, è vero: ma siamo nel XVII secolo. Di colonialismo in America si può parlare da dopo il Trattato di Parigi del 1763. Ma nelle università americane questo non lo sanno perché l’ideologia impone che si studino ormai solo i Post colonial studies.
Fu durante il governo conservatore di Benjamin Disraeli (1874- 1880) che l’Inghilterra iniziò l’espansione in Africa, occupando l’Egitto nel 1882. Poi l’Inghilterra prese territori lungo la valle del Niger costituendo nel 1888 il protettorato sul territorio Bechuanaland, l’odierno Botswana ed estendendo il proprio domino sulla regione della Rhodesia, ora Zimbabwe e Zambia: e qui basterebbe leggere “Orientalismo” dell’ideologico padre delle tesi post-colonialiste, l’arabo-americano Edward Said.
L’ Australia non fu colonizzata fino al 1770, quando fu raggiunta dal capitano J. Cook e sottomessa alla corona britannica: e qui bisognerebbe leggere “La riva fatale” dello scomparso critico d’arte Robert Huges.
Quanto al commercio delle spezie in India, fu solo la vittoria dell’Inghilterra sulla Francia nel 1757 ad assicurare il controllo del Bengala e del Deccan alla compagnia delle Indie Orientali. Ma Shakespeare riposava da un secolo e mezzo. Nel 1876 il governo britannico, avallando la proposta di Disraeli, proclamò la regina Vittoria imperatrice dell’India, tre secoli dopo la morte di Shakespeare.
QUALCUNO FERMI QUESTO DELIRIO – PURE SHAKESPEARE FINISCE NEL MIRINO DEI PURITANI CHE LO BOLLANO IN MANIERA TRANCHANT COME “RAZZISTA, COLONIALISTA E SESSISTA”... https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/qualcuno-fermi-questo-delirio-ndash-pure-shakespeare-finisce-mirino-286798.htm