la Repubblica, 16 ottobre 2021
Chi era David Amess
LONDRA – Nel palazzo di Westminster lo conoscevano tutti, per tre ragioni. La prima è che David Amess, il deputato assassinato ieri a coltellate all’età di 69 anni in una chiesa della contea dell’Essex, era un veterano della Camera dei Comuni, in cui era entrato quattro decenni fa, nel 1983, e a cui è sempre stato rieletto. La seconda ragione è che era un arciconservatore: da sempre euroscettico, apparteneva all’ala del suo partito schierata per la Brexit nel referendum del 2016, nonostante il suo leader e allora primo ministro David Cameron fosse per la permanenza nell’Ue. E l’acceso conservatorismo di Amess non si limitava al nazionalismo, sconfinando nella sfera sociale, campo nel quale l’atteggiamento dei Tories è molto cambiato negli ultimi 20 anni, in particolare sui diritti delle donne e delle minoranze.
Di religione cattolica, 5 figli, anziché anglicana come qui è la maggioranza della popolazione, sposato e padre di cinque figli, Amess ha infatti votato contro l’aborto e contro il matrimonio gay, quest’ultimo diventato legge proprio su iniziativa del premier conservatore Cameron, che in un famoso discorso affermò: «La famiglia è un valore conservatore e tutti devono poterne avere una, omosessuali compresi». Non bastò a fare cambiare idea ad Amess, contrario a ogni diritto per la comunità Lgbt. Era anche molto severo sulla giustizia, al punto da battersi – in contraddizione con i suoi principi cristiani – per il ripristino della pena di morte. Ed è stato uno dei pochi conservatori a votare per l’impeachment di Tony Blair per la guerra in Iraq. Lo scorso marzo era intervenuto alla Camera per stigmatizzare proprio il crescente numero di omicidi all’arma bianca nel suo collegio. Nell’Essex, la regione che rappresentava in Parlamento, fonte di innumerevoli battute in Gran Bretagna perché i suoi abitanti vengono spesso descritti in show televisivi e sui giornali come dei “burini”, era molto popolare. Evidentemente non piaceva al giovane che lo ha assalito e ucciso nell’ufficio che aveva all’interno di una chiesa metodista, per ragioni che la polizia, arrestato l’assassino, cerca di chiarire. «Il deputato più gentile che conoscessi», lo definisce il premier Boris Johnson e parole analoghe arrivano da tutti i partiti.
Ecco la terza ragione per cui sir David (la Regina lo aveva nominato cavaliere) era conosciuto a Westminster: a dispetto di una rigida ideologia, veniva benvoluto da tutti per la sua simpatia e il suo carattere. «Riusciva a essere amico anche di quelli da cui in politica lo separava tutto», dice un parlamentare. «Un attacco alla nostra democrazia», commenta Blair senza serbare rancore e in effetti questo agghiacciante atto di violenza fa correre un brivido fra tutti i legislatori. Due deputati assassinati in cinque anni, la prima la laburista Jo Cox assassinata da un fanatico ultra brexitiano alla vigilia del referendum del 2016, sottolineano i rischi che corrono tutti i deputati per visitare ogni mese la propria circoscrizione e ascoltare gli appelli degli elettori. Una di quelle tradizioni che fanno amare l’Inghilterra.