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 2021  ottobre 16 Sabato calendario

Alfonso Papa è stato condannato a 4 anni e mezzo

Dopo aver spacciato come assoluzione nel merito la prescrizione in Appello nel processo P4 – dopo una dura condanna in primo grado – l’ex magistrato ed ex parlamentare Pdl Alfonso Papa disse: “È finito un calvario, in Italia c’è una gestione tribale del sistema mediatico e giudiziario”.
Parole che non gli hanno portato fortuna, anzitutto quelle sulla conclusione di un calvario che invece prosegue, se a distanza di due anni da quella prescrizione siamo di nuovo qui, a riferirne una condanna, pesante come quella di allora: quattro anni e sei mesi in primo grado per induzione indebita a dare o promettere utilità con l’aggravante camorristica. Condannato pure il padre, Giovanni Papa, a due anni e otto mesi.
La sentenza della quarta sezione penale del Tribunale di Napoli (presidente Anna Laura Alfano, giudici a latere Giuliana Taglialatela e Lodovica Mancini) è arrivata nella tarda serata di giovedì, al termine di un processo che non ha brillato per velocità. Ha riguardato fatti e accuse contestati nell’ordinanza eseguita il 22 luglio 2014 con la quale Papa fu messo in carcere e il padre agli arresti domiciliari. Ordinanza che racconta in particolare i presunti favori di Papa, in cambio di denaro e altre utilità, agli imprenditori Angelo e Roberto Grillo, operanti nei servizi di pulizia e ritenuti vicini al clan dei Casalesi, fazione Belforte di Marcianise (Caserta). Angelo Grillo era stato arrestato il giorno prima nell’ambito di una indagine su speculazioni edilizie a Marcianise, ma era già in carcere al regime previsto dal 41-bis a Parma con accuse di concorso esterno in associazione camorristica. Un nome che ricorreva spesso nelle inchieste della Dda partenopea e per questo negli anni precedenti le sue imprese erano state colpite da interdittiva antimafia e messe in condizione di non poter più contrattare appalti con la Pubblica amministrazione.
Proprio in questa crepa – secondo i pm di Napoli Celestina Carrano, Giuseppina Loreto ed Henry John Woodcock, titolari delle indagini e del dibattimento in aula – si sarebbe insinuato Papa, prospettando a Grillo di poter risolvere il problema dell’interdittiva grazie alle sue entrature. Il capo d’imputazione colloca questi reati in un periodo temporale tra il 2009 e il 2010.
Papa è stato condannato anche per un altro episodio, non aggravato, ai danni di un altro imprenditore, Guglielmo Boschetti. Mentre è stato assolto per altri due capi di imputazione ai danni di altri due imprenditori. I giudici hanno disposto l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Assolta Valentina Pacchiano dall’accusa di aver reso false dichiarazioni. I giudici depositeranno le motivazioni entro novanta giorni. Papa, difeso dagli avvocati Carlo Di Casola e Giuseppe D’Alise, ricorrerà in Appello.