ItaliaOggi, 15 ottobre 2021
Uova e gamberetti si fanno vegani
Dopo il tonno vegano lanciato nell’agosto 2020, ora Nestlé aggiunge gamberetti e uova realizzati con alimenti vegetali alla propria offerta vegana. La multinazionale del settore alimentare (78 miliardi di fatturato) promette che i propri gamberetti vegani, realizzati a partire da alghe, piselli e radici di konjac, un tubero originario dell’Asia, una sorta di patata, potrà essere utilizzato come i gamberetti classici per arricchire insalate, pizze e piatti saltati in padella. E potrà sedurre i flexitariani (coloro che consumano sporadicamente alimenti di origine animale) e i vegetariani preoccupati di ridurre il proprio consumo di proteine animali.
Il colosso di Vevey, Nestlé, non si ferma ai gamberetti vegani e aggiunge nel proprio menù vegano anche le uova a base di proteine della soia e di acidi grassi oméga-3. Una dimostrazione delle proprie ambizioni sul mercato dell’alimentazione vegana che si rivela promettente dal punto di vista economico. Un recente rapporto di Bloomberg, ha rivelato che il settore della carne e del pesce vegani in prospettiva è destinato a crescere tanto da far prevedere ricavi per 162 miliardi di dollari nel 2030, secondo gli esperti, contro i 30 miliardi dell’anno scorso.
Le uova vegane di Nestlé avranno l’aspetto uguale a quelle vere in tutto e per tutto e dovrebbero soddisfare le voglie di torte dolci e salate, crêpes, e uova strapazzate dei puristi del gusto senza lasciarli insoddisfatti.