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 2021  settembre 19 Domenica calendario

Biografia di Eden Michael Hazard

Il calciatore più sexy del mondo? Chi, Hazard? Ma lascia stare per il secondo anno consecutivo nominato dalla prestigiosa rivista Glam’ Mag? Pardon l’ignoranza, mai sentita. Certo che avere un buon press agent è diventato un must, come ti gira male, ecco un tonico che ti riporta su.
Un passo indietro.
Alla vigilia della finestra di mercato 2019/20, Jose Mourinho sta vivendo un momento delicato, la Fifa ha chiuso i movimenti in entrata del Chelsea per violazione delle norme sui baby trasferimenti, acquisti bloccati, quindi il club blinda le cessioni, i Blues non possono perdere i loro top player. La questione ruota attorno al belga Eden Michael Hazard considerato in assoluto uno dei più forti attaccanti in circolazione, lui ha già dato la sua disponibilità a Zinedine Zidane a trasferirsi al Real Madrid che vuole colmare il vuoto lasciato da Cristiano Ronaldo. Il portale spagnolo sport.es svela che nell’accordo Hazard andrebbe a percepire un ingaggio da 16,5 milioni di euro a stagione diventando il calciatore più pagato dell’intera rosa dei blancos e il rischio per il Chelsea è perderlo a parametro zero, il suo contratto scade nel 2020. Josè Mourinho va da Roman Abramovich: il ragazzo è fortissimo ma ha un gioco che lo mette sempre a rischio, gli dice, prende troppe botte, prima o poi paga, prevedo infortuni in serie nel prosieguo della sua carriera, un inferno, ho cercato di spiegargli cosa deve fare ma lui non cambia, troppi falli aggressivi e gli arbitri non lo proteggono, credo che presto lo perderemo.
Il Chelsea lo ha pagato 40 milioni, è il centro gravitazionale della squadra, in sette stagioni di Premier rasa il banco dei trofei ma il suo rapporto con Mourinho lentamente si incrina proprio a causa degli infortuni, finisce ai margini, resta fuori diverse settimane, si ferma quasi due mesi e salta tutta la preparazione estiva, quando decide di non prolungare il suo rapporto con il Blues l’offerta del Madrid è faraonica. Ufficiosamente si parla di 100 milioni ma la cifra è molto più alta, c’è una prima rata di 40 milioni, una seconda di 56 e una terza di 64, in totale il cartellino costa al Madrid 160 milioni, il più alto della sua storia, oltre al quinquennale da 66 mln e le commissioni agli agenti. Josè c’ha visto lontano, a febbraio il Madrid gioca il ritorno di Champions contro l’Atalanta e Hazard è nuovamente fuori per infortunio, troppo, si fanno due conti, salta il cinquantesimo match su 86, costa 4,5 milioni a partita, Zidane perplesso: Il suo rientro è senza data, non lo posso portare neppure in panchina, questa stagione undici infortuni, ha giocato solo 14 partite. A Madrid si parla apertamente del flop più clamoroso nella storia dei blancos, Eden Michael Hazard è su piazza, cedibile.
Vallone di La Lauvière, ha conquistato tutti per la velocità del suo dribbling letale, Standard Liegi e Anderlecht si fanno avanti ma lui vuole giocare in Ligue 1, va al Lille, scudetto, coppa di Francia e miglior calciatore del campionato, in Premier conferma, FA cup, campionato, Europa League, miglior calciatore d’Inghilterra, a 17 anni è in nazionale, il padre Thierry è un ex giocatore del La Lauviène, mamma Carine ha un passato nella prima divisione femminile, tre fratelli, Thorgan, Kylian e Ethan tutti calciatori, Eden però altra categoria, nelle sue stagioni al Chelsea più volte pronosticato vincitore del Pallone d’Oro. Adesso tutto resettato. Se i bambini, come tentano di spiegarci gli scienziati della materia, altro non sono che degli adulti sbronzi, Eden potrebbe rappresentarne il prototipo, almeno nei suoi primi anni di carriera. Gioca a calcio ma soprattutto si diverte, non importa in quale momento della gara si trovi, se decide di fare una sosta, la fa, calcola sempre in modo approssimativo la sua forza e la capacità di scansare le scarpate dei difensori e infatti ne prende un sacco, si fida eccessivamente del loro fair play e finisce in branda troppo spesso. Quando inizia a realizzare che tutto questo gli sta accorciando la carriera è tardi e adesso ne paga le conseguenze. 
Ora, neppure al Chelsea è mai stato un trascinatore, il suo livello caratteriale non è mai andato oltre la linea di galleggiamento ma al Madrid non ha neppure lontanamente dato l’idea di essere pronto per diventarne un leader, i compagni non lo hanno mai riconosciuto nonostante sia arrivato come pupillo di Zidane che gli ha messo le chiavi della squadra in mano. Su di lui poi un accanimento senza ragione, il 12 settembre è stata addirittura annunciata la sua morte, precisamente alle undici di mattina di quella domenica e centinaia di fans hanno subito espresso il loro cordoglio sulla pagina Facebook, una macabra fake news smentita dal suo press agent: smettetela di credere a Internet. E questa volta Eden ha messo tutti in riga: Basta, resto, non ho mai pensato che sarebbe stato meglio lasciare il Madrid, non partirò mai come un fallito, voglio dimostrare che sono fatto per giocare qui. Due stagioni buttate? Ne ho altre tre, nessuno ha giocato più di me in questi ultimi dieci anni.
Mercoledi neppure un minuto al Meazza ma occhio al bambino sbronzo, trent’anni, sex symbol? Smettiamola di credere a Internet, oh, l’ha detto il suo press agent!