Il Post, 18 settembre 2021
La donna che corregge la storia del nazismo su Wikipedia
Nel giro di pochi anni l’utente di Wikipedia K.e.coffman, pseudonimo di Ksenia Coffman, si è fatta notare per aver modificato, cancellato o riscritto migliaia di voci dell’enciclopedia online più grande e conosciuta del mondo: in particolare, quelle che raccontavano la Seconda guerra mondiale in modo tale da glorificare il nazismo o le operazioni militari tedesche, spesso basandosi su fonti non attendibili oppure fuorvianti.
In una lunga intervista, Wired ha raccontato come Coffman si fosse accorta che spesso le voci relative al nazismo sulla versione in inglese di Wikipedia (e non soltanto in inglese) indugiassero in dettagli eccessivi e aneddoti eroici, col risultato di glorificare l’esercito e altri corpi tedeschi e di ridimensionare le atrocità del regime nazista. Con pazienza e meticolosità, Coffman ha smontato e riscritto una dopo l’altra oltre 96mila voci e ha creato più di 3.200 pagine, fino a diventare la 735ma editor di Wikipedia sui circa 121mila autori che si occupano in maniera costante di aggiornare la piattaforma. Nel farlo però è stata spesso criticata da altri editor, secondo cui il suo metodo sarebbe troppo rigoroso, o addirittura una forma di censura.
Coffman è nata a Mosca, dove si è laureata in Linguistica computazionale, la disciplina che studia i linguaggi naturali dal punto di vista della loro modellazione con sistemi informatici; completati gli studi, ha ottenuto una borsa di studio in California per specializzarsi in materie manageriali e finanziarie, e ancora oggi vive vicino a San Francisco, nella Silicon Valley, dove hanno sede moltissime aziende e startup tecnologiche.
Tutto cominciò nel 2015, quando si trovò a leggere un articolo di Wikipedia sulle SS, in tedesco Schutzstaffel (“squadre di protezione”), le milizie speciali incaricate di compiti di polizia nel periodo del regime nazista, che parteciparono attivamente alla persecuzione degli ebrei e alle operazioni di sterminio nei campi di concentramento. Coffman notò alcune immagini a suo parere «visivamente molto inquietanti», tra cui fotografie che ritraevano gli ufficiali delle SS in pose che le sembravano accattivanti; allo stesso modo, in altre pagine collegate i mitraglieri e gli ufficiali delle SS venivano descritti per le loro imprese eroiche, che mettevano in ombra i crimini di guerra spesso compiuti dalle stesse persone.
Coffman iniziò quindi a esaminare accuratamente le fonti citate in vari articoli di Wikipedia sulla Seconda guerra mondiale, uno dei suoi argomenti preferiti, rimuovendo i pezzi che erano stati tratti da fonti di parte o che provenivano da documenti non verificati; se a suo giudizio le informazioni che restavano erano insufficienti per giustificare l’esistenza di una pagina intera di Wikipedia, li cancellava del tutto. Cominciò a modificare voci quasi ogni giorno, un po’ per hobby, appassionandosi peraltro alle rigide linee guida da seguire per rivederle: all’inizio modificava circa 1.400 voci al mese, adesso nello stesso arco di tempo ne rivede circa 5mila.
L’interesse di Coffman passò alla storiografia, cioè il modo in cui vengono raccontati e interpretati gli avvenimenti storici. Concluse che in molti casi su Wikipedia gli eventi erano stati distorti al punto tale da rischiare di trasformare la memoria storica: non perché chi ne aveva scritto fosse necessariamente dalla parte dei nazisti o in cattiva fede, ma perché secondo lei il linguaggio dettagliato e avventuroso che può appassionare una cerchia molto ristretta di lettori ed esperti di storia militare non farebbe parte della ricostruzione storica, ma sarebbe più tipico della “fan fiction”, il genere di narrativa scritto dai fanatici di un certo argomento.
Per fare qualche esempio, Coffman ha modificato la pagina relativa alla storia di Arthur Nebe, l’alto ufficiale delle SS a cui si dovette l’idea di usare i gas per asfissiare le persone, in seguito usata per compiere l’Olocausto. L’articolo diceva che Nebe aveva condotto i primi esperimenti su pazienti psichiatrici sovietici e che in seguito si era impegnato per «ridurre le atrocità commesse», per esempio fornendo ai suoi superiori dati su un numero maggiore di morti rispetto a quelli che erano stati realmente uccisi. Coffman ha spiegato di essersi sentita «del tutto disorientata» nel vedere come venivano attenuate le responsabilità di Nebe e di aver quindi cancellato la citazione, che aveva trovato sì in una raccolta di saggi del 1995, ma accanto alla frase «questo, naturalmente, non ha alcun senso».
Tra le altre cose, Coffman ha rivisto alcune frasi della pagina Wikipedia sul 20 luglio 1944, in cui si raccontava del piano – fallito – organizzato da alcuni ufficiali tedeschi per uccidere Adolf Hitler, che era stato descritto come «un gesto imponente», che avrebbe «salvato il loro onore e quello delle loro famiglie, quello dell’esercito e della Germania».
A questo proposito, ha anche contribuito a fare chiarezza sul cosiddetto “mito della Wehrmacht pulita”, un equivoco storiografico ancora diffuso attraverso cui si cercò di riabilitare il ruolo dell’esercito tedesco (Wehrmacht), sostenendo che a parte pochi membri corrotti l’esercito sarebbe stato in buona parte estraneo ai crimini della Germania nazista.
Coffman si occupò molto anche delle pagine di vari militari tedeschi che erano stati insigniti di onoreficenze naziste, le cui imprese militari venivano raccontate con grandissimo dettaglio e spesso con toni positivi. Eliminando tutti gli elementi aneddotici e non verificati, Coffman finiva per ridurre la pagina a poche righe di testo, e in alcuni casi la pagina veniva cancellata del tutto. Un buon esempio è la pagina di Kurt Knispel, un guidatore di carri armati della Wehrmacht, che dopo l’intervento di Coffmann è stata ridotta ad appena quattro righe. Al contrario, la stessa pagina in lingua italiana è molto lunga e piena di dettagli avventurosi (dopo la pubblicazione di questo articolo, anche la pagina in italiano è stata modificata e accorciata).
Sulla pagina “wiki user” di Coffman si può leggere un commento del 2017 in cui un utente dice: «In passato il fatto che vari articoli sulla Seconda guerra mondiale sembrassero lodare la versione tedesca, per capacità, eroismo, eccetera, mi aveva dato fastidio, ma non mi ero mai reso conto della misura [in cui lo facevano]. Sono davvero colpito e ti ringrazio per aver migliorato Wikipedia».
Non tutti però hanno ammirato il lavoro di Coffman, anzi, molte critiche le sono arrivate proprio da altri editor della piattaforma, che hanno contestato il suo approccio considerandolo troppo rigido, e l’hanno accusata di voler censurare alcuni aspetti della storia, che in altre situazioni a detta loro non verrebbero rimossi.
Tra le altre cose, Coffman è stata accusata di voler condurre una campagna che «scredita gli editor volontari che aggiungono i propri contenuti all’enciclopedia con piacere» e in buona fede. Finora però nelle discussioni più intense tra gli esperti di Seconda guerra mondiale di Wikipedia gli amministratori della piattaforma le hanno dato ragione, e anche la Wikipedia Arbitration Committee – una commissione interna che ha l’ultima parola sulle controversie tra gli autori – le ha espresso il suo sostegno, espellendo dal sito un utente che continuava a contestare le sue rettifiche in maniera insistente.
Rispondendo a un editor che aveva contestato alcuni suoi interventi, Coffman si è chiesta se si debba «continuare a diffondere disinformazione quando può essere eliminata», aggiungendo di ritenere che gli standard di Wikipedia debbano essere più alti.