ItaliaOggi, 18 settembre 2021
Periscopio
Chi ha tanti pensieri non riesce a pensare. Franco M. Scaldaferro: “Aritmie del sentimento”. Supernova. 2003.
Buona parte del giornalismo rock è fatta da gente che non sa scrivere, che intervista gente che non sa parlare, per gente che non sa leggere. Frank Zappa. il Giornale.
Abbiamo una p.a. paralizzata, non dai fannulloni, bensì da un potere giuridico senza precedenti. Roger Abravanel (Piera Anna Franini). Il Giornale.
Sono semplicemente molto felice: sei mesi fa Conte e Grillo guidavano il paese, oggi si contendono lo statuto del M5s. È un grande passo in avanti per l’Italia. Draghi gestisce i vaccini, la ripresa, i meeting internazionali. Conte discute del terzo mandato di Toninelli. Sinceramente mi sembra che stia andando davvero tutto bene. Matteo Renzi (Laura Cesaretti), il Giornale.
Andrea Scanzi è ovunque, un rumore di fondo amico, un persuasore acustico, anestetizzante, indipendentemente da quello che dice. È anche per questo, in fondo, che piace. Come un tempo Mike Bongiorno, o Pippo Baudo. E oggi Severgnini. Se li vedi così tanto, in qualsiasi luogo, a qualsiasi ora, a dire qualsiasi cosa ti ci abitui. È come il cellulare: lo guardi non perché hai bisogno qualcosa, ma perché ce l’hai in mano. Luigi Mascheroni. il Giornale.
Con l’Inps siamo riusciti a fare un quadro degli insegnanti che andranno in pensione da qui al 2030, in media 27.000 ogni anno. E ogni anno li sostituiremo. Nonostante la caduta demografica, manterremo gli organici intatti. Diminuiscono gli studenti, ma non gli insegnanti. Questo sgonfierà le classi e migliorerà la didattica generale. Patrizio Bianchi, ministro della Istruzione (Corrado Zunino), Corsera.
Con fascismo, nazismo e comunismo il potere è stato assunto da partiti che intendevano piegare i dati della scienza, economica, sociale, sanitaria alle esigenze delle loro assunzioni, prime fra tutte la razza e l’uguaglianza, trasformatasi, da uguaglianza delle opportunità, concetto liberale emerso alla luce con la Rivoluzione francese, in uguaglianza tout-court, per la quale tutti gli uomini erano trasformati in schiavi, api operaie di un’arnia a dimensione statuale. Domenico Cacopardo. ItaliaOggi.
È ormai evidente che il principale antagonista di Draghi non è Giorgia Meloni, che è all’opposizione ma Giuseppe Conte che è stato eletto leader del M5s allo scattare del semestre bianco e che quindi adesso è nella maggioranza. A ciò si aggiunge il fatto che il segretario del Pd, Enrico Letta, ha stabilito una sorta di “patto di unità d’azione” con il M5s di Conte: insieme votano in commissione parlamentare contro i progetti del ministro Cingolani e da un lato Conte sostiene Letta sulla immodificabilità del ddl Zan, mentre Letta sostiene Conte sulla modificabilità del testo Cartabia. Ugo Finetti. il Sussidiario.net.
Trattati poco meglio dei greci beccati a truccare i conti pubblici, gli italiani passano sopra all’umiliazione del commissariamento (perché di questo si tratta) e tirano un sospiro di sollievo. Essendosi salvati, almeno per il momento, non vogliono votare prima della scadenza né mettere il paese nelle mani d’un esecutivo melonian-salvinista o di Sinistra 5 Stelle. Diego Gabutti. ItaliaOggi.
Gli anni 80 sono stati il momento d’oro del Parlamento, l’organo democratico per eccellenza, frutto diretto, attraverso il voto, della volontà del popolo. Nelle sue stanze, a fine decennio, approdò la grossa questione della collaborazione tra democristiani e comunisti. Quella che un coprotagonista, l’uomo alla guida del Pci Enrico Berlinguer - l’altro è il dc Aldo Moro - chiamò “compromesso storico”. In due faticosissimi anni si raggiunse un accordo stentato. Poi però, assassinato Moro, il patto si sciolse e tornarono le antiche rivalità. Il Parlamento, che su quel fallimento aveva messo la faccia, perse prestigio. Con il suo tramonto fa capolino, per coprire il vuoto, un altro potere costituzionale: il Governo. Giancarlo Perna: “Il Ring”. Guerini e Associati.
Mentre in Italia dopo decenni di rigida divisione, tra comunisti e democratici cristiani, gli italiani si sono lasciati sedurre grazie a Mani Pulite dal cambiamento, votando per Forza Italia o la Lega, infine per i 5stelle, i tedeschi tradizionalmente hanno paura del nuovo. Nel 1957, Konrad Adenauer conquistò la maggioranza assoluta, il 50,2 per cento, con il semplice slogan “Keine Experimente”, che credo sia inutile tradurre. Roberto Giardina. ItaliaOggi.
Prima del matrimonio con Ardenzi incontrai Gino Paoli.
Lo sentii nella casa discografica suonare “Il cielo in una stanza”. Chiesi chi fosse, mi risposero: «Un frocio che fa canzoni orrende». Strano, mi dissi: suonava maluccio, ma la canzone mi era parsa stupenda. Così cominciai a frequentare. Facevamo lunghe passeggiate. Gino non aveva i soldi neanche per il biglietto del tram; così andavamo sempre a piedi, io gli trotterellavo dietro con i tacchi a spillo, sfinita. Fino a quando, appoggiati a un muretto, gli chiesi: «Ma tu sei frocio?». Rispose: «No, perché?». E io: «Mi avevano detto così». E lui: «A me invece hanno detto che tu sei lesbica, canti male e porti male...». Siamo scoppiati a ridere. E ci siamo dati il primo bacio. Ornella Vanoni (Aldo Cazzullo), Corsera.
Mamma sarta, mi ha cresciuta lei, con tanti sacrifici, dopo la separazione da papà. Due fratelli più grandi: ancora oggi, a 56 anni, sono la piccola di casa che deve essere protetta. Allo specchio emulavo i balletti dei varietà tv. Da lì a studiare danza, ho dovuto aspettare i nove anni, quando abbiamo cambiato casa e c’era vicino una palestra con qualche lezione di ballo. Lorella Cuccarini, show girl (Candida Morvillo), Corsera.
Con la mia prof di Italiano della scuola media a Napoli mi innamorai della geografia: su una immensa cartina muta dell’Eurasia dovevamo indicare dove stavano lo Ob e lo Jenissei, dove sfociava il Nilo e da quale monte nasceva il Tevere. Non facciamoci illusioni: puoi anche trovarti in una classe di soli quindici studenti ma, se l’insegnante è asina o svogliata, esci asino e svogliato anche tu. Gianni de Felice. ItaliaOggi.
Sesso orale o sesso anale? Sulla questione ha scritto parole definitive Philip Roth ai tempi dell’affare Clinton /Lewinsky alla Casa Bianca (un caso di “sesso ovale” come scrive il grande Lundini in “Era meglio il libro”). Antonio D’Orrico. 7, Corsera.
Il matrimonio è una scommessa. Per vincerla, bisogna barare. Roberto Gervaso, scrittore.