il Fatto Quotidiano, 17 settembre 2021
Urne, a Roma va in scena la disfida di San Basilio
La si potrebbe chiamare la disfida di San Basilio. Non parliamo del santo nato in Cappadocia nel 329 d.C. ma del quartiere di Roma che prende il nome da una chiesa a lui dedicata. Siamo nella periferia Nord Est della città, uno dei quartieri più difficili per quanto riguarda spaccio, racket e microcriminalità. “Il più grande mercato a cielo aperto della cocaina della Capitale”, lo definiscono le forze dell’ordine. Chiaro che per i candidati al Campidoglio è un palcoscenico ghiottissimo. E un giro da queste parti in campagna elettorale è d’obbligo. Così ha fatto Roberto Gualtieri che, mercoledì sera, verso le 22.30, si è fatto una passeggiata accompagnato da don Antonio Coluccia, sacerdote impegnato da anni contro la criminalità che gli è valsa la definizione di prete anti-spaccio e per cui gira sotto scorta. Insomma, tonaca ambitissima in questa campagna elettorale, specie da quei candidati cosiddetti “Ztl”, che la periferia l’hanno sempre vista da lontano.
Insomma, mercoledì è arrivato Gualtieri. A sorpresa, però, a un certo punto è spuntata pure la sindaca Virginia Raggi, che da queste parti negli ultimi anni si è vista più spesso. Così i due candidati, insieme a don Coluccia, hanno proseguito insieme la visita, non senza qualche imbarazzo da parte dei rispettivi staff. La sindaca ha poi postato un video su Twitter: “Stanotte, prima di tornare a casa, sono andata a San Basilio. C’era Gualtieri, mai visto prima in zona. L’ho portato a conoscere il quartiere e vedere cosa abbiamo realizzato in questi anni”. Anche Gualtieri posta il suo bel video, dove però la Raggi non compare. “Un grazie davvero sentito a don Coluccia che mi ha guidato per le strade di San Basilio facendomi vivere i problemi di un quartiere con tante difficoltà”, ha twittato l’ex ministro. Aggiungendo sibillino: “Ps. Grazie a Virginia Raggi per essersi unita a sorpresa alla nostra iniziativa notturna”.
Le versioni divergono. “È venuta a marcare il territorio”, dicono dal Pd. La polemica su chi ha portato chi e su come sono andate le cose ieri è esplosa sui social. Tanto che i due protagonisti sono dovuti tornare sulla vicenda. “Lei ha saputo che ero lì e si è precipitata, per poi dire che mi ci aveva portato lei. Ma non voglio fare polemiche, credo che ai cittadini non interessi. Ognuno ha il suo stile”, spiega Gualtieri. “Sono anni che io vado a San Basilio dove stiamo facendo un lavoro importante, Gualtieri ci è andato per la prima volta in campagna elettorale, come stanno facendo i soliti volti dei partiti che delle periferie si dimenticheranno tra qualche settimana”, ribatte la sindaca. Tra i due litiganti non poteva mancare il terzo incomodo, Carlo Calenda. “Non sapevo che mercoledì ci fosse un happening a San Basilio, che è il primo posto dove sono andato. Queste passeggiate sono incomprensibili, specie se ci si porta dietro i fotografi…”. La disfida di San Basilio termina qui. In attesa della prossima.