ItaliaOggi, 17 settembre 2021
Periscopio
Sono convinto che la destra, da sola, non vincerà mai. Pierluigi Battista (Paolo Bracalini), il Giornale.
Il green pass è uno strumento di moral suasion volto a indurre i non vaccinati a vaccinarsi. Se non funzionerà anche per colposo intervento di intellettuali, l’Italia sarà costretta a ricorrere alla vaccinazione obbligatoria, se non vorrà rientrare in lock-down. Domenico Cacopardo. ItaliaOggi.
Sì, alla fine ha vinto lui. Ha vinto Osama Bin Laden, lo sceicco terrorista. E oggi, nel mortificante ventennale del più grave attacco subito dagli Stati Uniti dopo Pearl Harbor, risuona beffarda la sua profezia. Quella pronunciata nella caverna di Bora Bora, in Afghanistan, e incisa su nastri recuperati poi dalla Cia. All’America – disse Bin Laden – faremo fare la fine dell’Unione Sovietica, la inchioderemo in Afghanistan, la manderemo in bancarotta, la dissangueremo in una guerra di mille coltellate. Le più profonde furono inferte la mattina dell’11 settembre 2001. Cesare De Carlo. QN.
L’esperienza internazionale dimostra che i paesi o le regioni in cui la vaccinazione è più bassa i casi di contagio e di mortalità sono elevatissimi. In America gli stati delle due coste (Florida e California) hanno un tasso vaccinale simile a quelli italiano o tedesco. Ma in Ohio, per esempio, dove l’educazione nelle città operaie è piuttosto bassa, i vaccinati non superano il 45 per cento, con una nuova esplosione di contagi e di decessi. Bruno Vespa. QN.
Il pm oggi esercita l’azione penale come pare a lui. Qualche volta lo fa male: porta la gente in giudizio, viene bocciato a ripetizione, eppure continua a fare carriera. Occorre che di questo e del resto i pm rendano conto ai loro superiori, che a loro i giudici; quanto ai giudici a loro volta debbono rispondere a chi sta sopra. Finchè non si arriva a un livello che può essere solo politico. Un procuratore generale della giustizia nominato dal Parlamento e che risponda ad esso ed al governo, per esempio. Marcello Pera (Fausto Carioti). Libero.
Gianni Fossati, manager dell’Rcs che ogni anno presentava i miei libri in montagna è mancato il 24 marzo scorso, stroncato dal coronavirus. La moglie Magda, ricoverata nello stesso ospedale sempre per il Covid-19, l’ha saputo dopo tre giorni. Il marito è stato sepolto per errore nel campo 87 del Cimitero Maggiore di Milano, con le salme che nessuno reclama. Vezio Bonera, scrittore cieco, 95 anni. (Stefano Lorenzetto), Corriere della Sera.
I tedeschi sono stanchi di essere considerati fascisti se si preoccupano per l’immigrazione incontrollata; non si sentono colpevoli per le mutazioni climatiche se vanno in gita al week end con la vecchia auto a benzina. Mangiare una bistecca o un hamburger sarà pericoloso per il colesterolo, ma non è un problema di cui si debba occupare lo Stato. Il partito liberale (Fdp) ringrazia. Roberto Giardina. ItaliaOggi.
«Si mormora del tesoro della Quarta Armata, diviso tra la Curia di Alba e i capi dei partigiani rossi, tra cui suo padre…». «In casa ne ridevamo: dove avremo nascosto questo tesoro, visto che eravamo pieni di debiti? Quando aprimmo il primo negozio di elettrodomestici i tassi passarono dal 6 al 24%. Amavo il week-end; perché dal lunedì mattina al venerdì sera le banche ci telefonavano per chiederci di rientrare. Oscar Farinetti, patron di Eataly (Aldo Cazzullo). Corriere della Sera.
La Lega Nord, non dimentichiamolo, è stata condannata a pagare 14 mila euro perché nel 2016 usò il termine “clandestini” anzichè “richiedenti asilo” in alcuni manifesti: la condanna fu per via del “carattere discriminatorio e denigratorio dell’espressione clandestini”, la qual favorirebbe”un clima fortemente ostile nei confronti dei richiedenti asilo”. Insomma, prima di aprire bocca, bisogna informarsi se intendiamo un migrante regolare o irregolare, un clandestino o un rifugiato, un richiedente asilo o un profugo, un apolide o sfollato, un beneficiario di protezione sussidiaria, una vittima di tratta, un delinquente, un terrorista. Filippo Facci. Libero.
Ci stiamo avviando, con la Cartabia, verso il sole del garantismo dopo la lunga notte del giustizialismo, con inchieste che, già a partire dal nome, appunto, suonavano come una sentenza inappellabile: Ecoboss (Napoli, 2008), Pelle sporca (Vicenza, 2009), Metastasi (Milano, 2009), Bocca di rosa (Messina, 2012), Falsa politica (Reggio Calabria, 2012), Mafia Capitale (Roma, 2014), Angeli e Demoni (Reggio Emilia, 2018), Appaltopoli (Teramo, 2018), Farmabusiness (Reggio Calabria, 2020), Petrolmafia Spa (Reggio Calabria, 2021), Sotto Scacco (Catania, 2021), Waterloo (Agrigento, 2021). Sconvolgente, vero? E ancora manca nell’elenco la collezione, chiamiamola così, di Henry John Woodcock, 54 anni, sostituto procuratore della Repubblica presso la Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Napoli, titolare delle inchieste Vipgate (2003), Iene 2 (2004), Somaliagate (2006), Savoiagate (2006), Vallettopoli (2006), P4 (2011), Last Door (2014). Stop. Massimo Donelli. QN.
La libertà di espressione era la vera essenza, l’anima, della politica di sinistra degli anni Sessanta. Per questo è stato incredibilmente scioccante per me il momenti in cui i liberal hanno abbandonato il free speech negli anni Settanta e hanno inaugurato l’era del politicamente corretto. La sinistra quindi è diventata una polizia del pensiero stalinista che ha promosso l’autoritarismo istituzionale e ha imposto una sorveglianza punitiva della parole e dei comportamenti. Camille Paglia, leader del femminismo americano. New York Times.
Quelli di Propaganda Live, guidati da Diego Bianchi, in arte Zoro, sono televisivamente bravissimi ma ideologicamente insopportabili. Forti nei palazzi del Potere e delle tv, deboli nel Paese e fra le gente. Come il Pd. Che ha governato per 11 anni negli ultimi 15, ma l’ultima volta che ha vinto le elezioni è stato nel 2006. Daje ar fascio! Luigi Mascheroni, il Giornale.
Alex Langer, europarlamentare verde, si trasferisce a Roma, scrive su Lotta Continua, insegna lettere in un liceo di periferia, che è la sua camera di compensazione, “lontano da Trastevere”, come dice lui per spiegare che la rivoluzione si fa nei posti scomodi, sporcandosi le mani in prima persona, e non limitandosi a concionare nelle assemblee. Scopre il pensiero ambientalista, la nonviolenza di Aldo Capitini, gli squatter berlinesi. Viaggia moltissimo, in tutta Europa, aiutato dal fatto di parlare cinque lingue (italiano, tedesco, inglese, francese, ladino). Maurizio Pilotti. Libertà.
La democrazia non la esporti. La imponi ai popoli antidemocratici solo con la forza dell’arbitrio. Roberto Gervaso, scrittore.