la Repubblica, 17 settembre 2021
Veleno, Giulia e Leda spose
È una limpida mattina di metà giugno quando qualcuno suona alla porta di Davide. È una ragazza bionda, che non vede da anni. Inizia così il nuovo capitolo di “Veleno”, una storia che sembra infinita. Tra le sue pieghe si scoprono altre storie, si intrecciano vite, esplodono colpi di scena. L’ultimo è un matrimonio. Tra due donne speciali.
Quando Davide apre la porta sono passati due giorni dall’uscita della sua sconvolgente intervista a Repubblica in cui aveva svelato, per la prima volta dopo 24 anni, che tutte le sue accuse erano inventate. Spinto – ha raccontato – dalle pressioni delle assistenti sociali e delle psicologhe che seguivano il suo caso all’epoca.
Accuse da cui, alla fine degli anni ‘90, era partita l’indagine sui “Diavoli della Bassa": Davide era il “Bambino zero” dell’inchiesta. Dopo le sue dichiarazioni 16 bimbi della provincia di Modena vennero portati via ai loro genitori, accusati di pedofilia e satanismo. Fatti dolorosi su cui il podcast “Veleno”, firmato da Pablo Trincia e Alessia Rafanelli, ha gettato nuova luce, riaprendo, di fatto, il caso.
Dopo l’intervista Davide riceve migliaia di messaggi. Tra cui quello di Leda Baratta, 30 anni, impiegata: una ragazza che da bambina aveva passato con lui alcuni anni al Cenacolo Francescano, la casa-famiglia di Reggio Emilia dove erano stati entrambi portati prima di essere affidati alle famiglie adottive. Leda contatta Davide e gli chiede di incontrarlo. Ma quella mattina di giugno Leda non sa che, oltre al ragazzo, incontrerà anche la donna che diventerà sua moglie: Giulia Panzetta, 48 anni, agente immobiliare. Negli ultimi mesi ha ospitato Davide a casa sua e lo ha aiutato a uscire da un periodo difficile.
Giulia è una delle due figlie di Oddina Paltrinieri, la donna di Massa Finalese che si era occupata per un periodo di Davide quando aveva 3 anni, nel 1993. E che aveva raccolto tutti i documenti e i video grazie ai quali, anni dopo, nacque “Veleno”. «Ho pensato subito che fosse una bellissima ragazza – ricorda Giulia – ci siamo messe a parlare e non abbiamo smesso per ore. Così l’abbiamo invitata a pranzo. Poi, però, è rimasta fino all’ora di cena. Insomma, non mi ha più mollato». E dopo nemmeno tre mesi si è celebrata la loro unione civile, a Reggio Emilia, a due passi dal Cenacolo Francescano.
«In famiglia erano tutti frastornati – racconta Giulia – Poi hanno respirato le nostre emozioni. E hanno capito. Ma attenzione, questo non è il lieto fine di “Veleno”. È solo un nuovo capitolo della storia. Vogliamo che venga fatta piena chiarezza sul caso. E poi continueremo ad aiutare Davide».Davide, intanto, è andato a vivere da solo. Sta cercando di ricostruire la sua vita. «Ha sofferto – spiega Giulia – come ha sofferto Leda. Ogni tanto si assenta, il suo passato la tormenta. Ma poi ritorna da me. Ride, balla. E canta. Ed è tutta mia»