Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2021  settembre 15 Mercoledì calendario

PRODI GRONDA BILE DA TUTTI GLI ARTIGLI - "MORTADELLA" NUN CE VO' STA A LEGGERE IL GIORNALE AI GIARDINETTI TANT'E' CHE PUBBLICA LA SUA AUTOBIOGRAFIA, UNA IMBARAZZANTE SAGRA DEL RANCORE, A POCHI MESI DAL VOTO PER IL NUOVO CAPO DELLO STATO PER DIRE DIRE: CI SONO ANCH'IO! - PRODI ROSICA NON SOLO VERSO IL PD INGRATO (D'ALEMA, RENZI, LETTA) MA DA' LO STOP ANCHE ALLA RICONFERMA DI MATTARELLA (PUR AVENDO MILITATO INSIEME NELLA CORRENTE DI DE MITA) - LA DAGONOTA E I SILURI DI RENZI: VIDEO -

— Stasera Italia (@StaseraItalia) September 13, 2021 Prodi sta invecchiando male. Non è un caso che il suo ultimo libro esca a pochi mesi dal voto per il nuovo Capo dello Stato. Al Mortadella ancora brucia l’accoltellamento dei 101, dietro cui si è sempre vista la mano di D’Alema e Renzi, che gli costò l’elezione a presidente della Repubblica nel 2013. Nell’intervista a Massimo Franco pubblicata oggi dal Corriere della Sera, il Prodino spinge Mattarella fuori dal Quirinale e afferma gelido: “Conoscendolo, se dice di non volere essere rieletto, sarà così”.   Il Prof dimentica che con l’attuale capo dello Stato c’è stata una comune passata militanza nella corrente di De Mita della Democrazia Cristiana (infatti fu l’uomo di De Mita, Fabiano Fabiani a fare il nome di Prodi per la prima volta come ministro dell’Industria).   Prodi trasuda bonomia e bile da tutti gli artigli e sogna ancora che il Pd del suo (ex?) amico Letta possa fare il suo nome per il Colle mettendo da parte il fatto che Mortadella fidandosi solo del suo tortello magico di collaboratori ha sempre mantenuto le distanze dal partito facendo poco, pochissimo per farsi amare dal Nazareno.





2.RENZI Da ilsussidiario.net

«È folle l’atteggiamento di Salvini e Meloni sul green pass. È lo strumento di libertà, è il virus che impedisce la libertà. Io non voglio tornare a zone rosse e lockdown, io sono un pro vax scatenato e sono per il green pass: dire di no al vaccino significa seguire una strada anti-scientifica. Chi vota Lega vuole il green pass»: così Matteo Renzi ai microfoni di Stasera Italia.



Il segretario di Italia Viva ha fatto il punto della situazione sui principali dossier politici ma non è mancato un riferimento al passato. Parliamo del suo rapporto con Romano Prodi, incrinato a causa dell’elezione del presidente della Repubblica: «Mattarella l’ha votato il Parlamento, allora avevo qualche voto in più ed ero il segretario del partito che aveva 450 grandi elettori. Prodi è una delle persone più rancorose che abbia mai conosciuto. Sembra tanto tranquillo e serafico – ha aggiunto Matteo Renzi – ma poi scopri che è molto rancoroso».



Matteo Renzi s’è poi soffermato sulla prossima elezione del capo dello Stato: «Io non conto più nulla. Casini? È sicuramente uno dei tanti candidati. Nella storia italiana il presidente di uno dei rami del Parlamento ha delle possibilità in più degli altri. Chi ha avuto questo ruolo ha uno spazio in più. Confesso di essere un po’ in difficoltà: noi siamo stati decisivi nel mandare a casa Conte e Casalino». Sempre a proposito della caduta del Conte II e dell’arrivo di Draghi a Palazzo Chigi: «È stata una mossa non finalizzata ad avere qualche poltrona in più, perché Iv ha meno poltrone di prima. L’Italia oggi sta meglio, sia per la campagna vaccinale che per il recupero economico. La ripartenza dell’Italia è frutto anche della vicenda della crisi».