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 2021  settembre 12 Domenica calendario

Hidalgo versus Le Pen nella corsa all’Eliseo

Da tempo era previsto che Marine Le Pen lanciasse la campagna per le presidenziali questa seconda domenica di settembre, a Fréjus, sulla costa del Mediterraneo. Pronuncerà un discorso, sulla scia del suo nuovo slogan, svelato nei giorni scorsi, «Libertà, libertà care», diretta citazione della Marsigliese. Ma stamani un’altra donna, stavolta di sinistra, la socialista pura e dura Anne Hidalgo, sindaca di Parigi, farà l’annuncio ufficiale: anche lei, candidata a presidente. Parlerà, a Rouen, dinanzi ai suoi simpatizzanti.Hidalgo ha deciso di scendere in campo proprio stamani, poche ore prima di Le Pen, qualche giorno fa. Una coincidenza? Difficile crederlo, perché la sfida a distanza tra le due donne è una costante da sempre. Anne ha 62 anni, Marine 53. La prima è nata in Spagna, figlia di un operaio e di una sarta, di fede repubblicana, che fuggirono il franchismo, quando Anne aveva tre anni. Solo a 14 otterrà la nazionalità francese. Cresce in un palazzone di case popolari alla periferia di Lione, studentessa brillante e volitiva. Sceglierà scienze e diritti sociali all’università e sarà una delle prime donne a passare il concorso di ispettore del lavoro, per poi finire al fianco di Martine Aubry, ancora oggi sua amica, socialista ortodossa come lei, che era diventata ministra del Lavoro. La Hidalgo è da sette anni prima cittadina di Parigi.Marine Le Pen, invece, è figlia di Jean-Marie, un’altra storia (e non è stata sempre una passeggiata: quando lei aveva otto anni, l’appartamento dei Le Pen saltò in aria, un attentato mai chiarito, e si salvarono per miracolo). Ma è cresciuta poi a Saint-Cloud, periferia ricca di Parigi, in un palazzo belle époque ereditato da un ricco imprenditore dal solito Jean-Marie. Marine si è laureata in legge, ma i voti erano bassini e troppe le uscite notturne in discoteca. Entrambe hanno carattere. Impulsive, hanno imparato con l’età a frenarsi (quasi sempre). Sono considerate autoritarie e a più riprese si sono separate bruscamente da qualche collaboratore. Nonostante le origini popolari e malgrado sia cresciuta a Lione, Hidalgo ha un’immagine di parigina (che non è un vantaggio nella Francia profonda) e un po’ radical chic, tanto che ha deciso di avviare la campagna in una città di provincia come Rouen. Le Pen, che pure è cresciuta nella bambagia, ha un piglio ruspante, che in un mercato la rende a suo agio più di Anne.Le differenze politiche sono smaccate e ovvie. Anche se Marine da anni cerca di “dédiaboliser” il suo partito (ribattezzato Rassemblement National) e il proprio discorso politico e ha rinunciato all’anti-europeismo (niente più uscita dalla Ue, dall’euro e neppure da Schengen), tiene l’abolizione dello ius soli, applicato in Francia, in testa al programma e nei giorni scorsi ha propugnato la nazionalizzazione delle autostrade e la privatizzazione della tv pubblica. Il suo nuovo motto, di cui parlerà oggi a Fréjus, è «Libertà, libertà care»: occhieggia pure a quella di non presentare il green pass (ma dai no vax la neomoderata Marine si tiene alla larga). Nel suo manifesto elettorale non figurano più il logo del partito, né lo storico simbolo (la fiamma). L’Rn è stato sconfitto alle ultime regionali, a giugno, ed è in preda a un’emorragia di militanti. Le Pen vuole tenersene a distanza il più possibile.Hidalgo è la donna della giustizia sociale e della socialdemocrazia corretta da una forte iniezione di ecologia sociale. È in linea con la difesa a spada tratta della funzione pubblica, costi quel che costi, uno dei filoni tipici della gauche. Ha già detto che, se diventerà presidente, in cinque anni raddoppierà gli stipendi del corpo insegnante e subito del 15% agli “invisibili”, come li chiama lei, vedi badanti e cassieri del supermercato. Al pari di Le Pen, ha un partito che «scotta», lei quello socialista, che lo sostiene ma è moribondo: Anne lo tiene un po’ a distanza. Per il momento è bassa nei sondaggi (sul 7% al primo turno), ma mancano ancora sette mesi e potrebbe occupare un vuoto politico a sinistra, se gli altri candidati di questa tendenza politica si perderanno per strada. Le Pen è data sempre seconda al primo turno, sul 20%. Ma la sfida tra le due donne (e soprattutto con Emmanuel Macron) è solo cominciata. —