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 2021  settembre 12 Domenica calendario

FdI vola nei sondaggi

Si aspettava la promozione lunedì scorso, durante la segreteria federale. Perché così gli aveva promesso il capo e perché per quel motivo aveva accettato – seppure a malincuore – di dimettersi da sottosegretario all’Economia. Ma non è successo. Perché la nomina di Claudio Durigon a vicesegretario con delega al centro-sud piace a pochi, a partire da quel Giancarlo Giorgetti che dovrebbe trattarlo da suo pari grado. E dunque lunedì Salvini ha deciso di buttare la palla in tribuna e rinviare tutto ai prossimi giorni quando dovrà sciogliere anche la questione di chi dovrà prendere il posto di Durigon al Tesoro.
Al coordinatore regionale della Lega nel Lazio, costretto alle dimissioni per aver proposto di intitolare il parco di Latina al fratello di Mussolini, però la mancata promozione non è andata giù. “Si è messo a fare il pazzo” dice un fedelissimo del segretario. Cioè, come ha rivelato ieri Il Foglio, ha iniziato a minacciare di passare a Fratelli d’Italia. Una mossa da fine del mondo perché Salvini sa benissimo che nel Lazio, e nel centro-sud, senza Durigon la Lega vale pochissimo. È lui che gli porta i voti, le tessere e gli ha fornito la sede a Roma (quella dell’Ugl). E per i leghisti romani l’avvicinamento del coordinatore di Latina a Fratelli d’Italia non è solo un pourparler perché sanno benissimo che Durigon con Meloni e con i vertici del suo partito ha ottimi rapporti ormai da tempo. Per questo Salvini gli ha promesso che la promozione arriverà e intanto lo porta in giro per il Lazio ai suoi comizi con tanto di torta di compleanno venerdì sera a Ostia per i suoi cinquant’anni. L’ex sottosegretario vuole mettere bocca anche su chi sarà il suo successore – in pole ci sono Massimo Bitonci ed Edoardo Rixi ma nelle ultime ore si fa il nome di Silvana Comaroli – e per questo anche quella nomina è bloccata. La sua promozione e il nuovo sottosegretario devono arrivare insieme.
Nel frattempo Fratelli d’Italia si può permettere il lusso di fare la selezione all’ingresso. Dire sì a Lucio Malan e no a Renato Schifani. Durigon chissà. Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare anche un paio di amministratori di Forza Italia in Lombardia. Il partito di Giorgia Meloni lo può fare anche perché i sondaggi sorridono: secondo la rilevazione Ipsos di ieri di Nando Pagnoncelli sul Corriere la Lega è ancora primo partito al 20,5% ma ha perso lo 0,6% in due mesi mentre Fratelli d’Italia è passato dal 19 al 18,8%. A impressionare di più però è il trend degli ultimi due anni: il Carroccio ha quasi dimezzato il suo consenso dal 2019 passando dal 34 al 20% di oggi. Tutto a favore del partito di Giorgia Meloni che invece ha quasi triplicato i suoi voti dal 6,5 al 18,8. Cresce dell’1,2% invece Forza Italia che in due mesi sale dal 7 all’8,2%. Nel partito di Meloni sono molto ottimisti anche in vista delle Amministrative, considerate come una sorta di primarie anticipate per la leadership del centrodestra: anche se la coalizione potrebbe perdere in molte città, la lista di FdI dovrebbe superare quella della Lega a Roma, Milano, Napoli e forse anche in Calabria. A quel punto Meloni potrà rivendicare la leadership del centrodestra per puntare a Palazzo Chigi.