ItaliaOggi, 11 settembre 2021
Periscopio
Non voglio sapere cosa mi attende E se proprio dovrò continuare a fare sport anche nell’aldilà, al campo da tennis preferirei un prato per giocare a pallone. Nicola Pietrangeli, tennista. (Gaia Piaccardi). Corsera.
Non è facile capire perché una formazione debole di politica, latente di cultura, incerta di contenuti, rissosa nei rapporti interni ancor più che con gli esterni, riesca a serbare diciamo ancora metà degli elettori politici, i quali avrebbero alquante ragioni per affondare il rapporto con il M5s. Marco Bertoncini. ItaliaOggi.
Andrea Scanzi ha un’audience solo di poco inferiore a quella di Matteo Salvini, col quale condivide la passione per la politica, l’amore per i formaggi grassi e la rara capacità di sbagliare sempre abbigliamento. Andrea Scanzi (Luigi Mascheroni), il Giornale.
«Oggi un politico viene giudicato dopo due secondi dal compimento di ogni sua azione o opinione», aveva dichiarato alcuni mesi fa a Barbara Carfagna per SpecialeTg1, il presidente dell’Armenia e in passato professore di fisica a Cambridge, Armen Sarkissian. «Per questo ai politici non rimane che adeguarsi e così nascono le bestie. La democrazia come è stata finora, fra non molto tempo non esisterà più».Ecco perché il liberismo classico è in pericolo come un secolo fa. Paolo Panerai. ItaliaOggi.
È evidente che in questo Parlamento (con oltre 250 cambi di casacca, con partiti come FI e Iv che a nuove elezioni saranno ridimensionati, e nuovi leader come Letta e Conte che puntano a un radicale rinnovo dei propri gruppi di Camera e Senato nel quadro, in aggiunta, del taglio dei parlamentari) oltre l’80 per cento non sarà rieletto. Ugo Finetti. il Sussidiario.net.
I vari leaderini oggi in campo debbono e ancor più dovranno confrontarsi non con le mezze cartucce di questa legislatura, ma con Draghi, un solido uomo di esperienze e cultura internazionali, di relazioni ampie che affondano le loro radici a Washington e a Bruxelles. Non un pischello inventato da un comico, non una testa d’uovo reduce da esperienze controverse, non carneadi calati su Roma per uno scherzo di cattivo gusto del destino. Domenico Cacopardo. ItaliaOggi.
Non è un ragionamento razionale. È un istinto. È la conseguenza di una cultura che da troppo tempo si riflette nell’anti identità. Ti serve un nemico, da demonizzare e da evocare. Il nemico ti rassicura, ti fa sentire vivo, rinforza valori che si stanno appannando. Ti sembra di nuovo di sapere dove andare, anche se stai fermo. La presenza del nemico ti permette di richiamare alle armi un popolo che temi di aver perso. Lo rincorri ma si allontana sempre di più. Vittorio Macioce. (il Giornale).
Negli States si son create tre condizioni. Primo: le grandi imprese di successo producono enormi profitti, nell’ordine di qualche miliardo di dollari al giorno; queste capacità finanziarie, mai viste prima, danno loro una potenza di re-investimento che le aziende dei settori tradizionali non hanno. Secondo: chi ha successo accumula capitali e questo gli rende più facile il percorso per la nascita di startup di successo; può investire di più. Terzo: il sistema Usa è più aperto al rischio imprenditoriale nel digitale rispetto a quello europeo. Edoardo Narduzzi, patron di Mashfrog di Londra (Luigi Chiarello), ItaliaOggi.
Chi può scappa dall’Afganistan. Parte il più forte, chi spinge di più. Penso a quel professore afgano che recitava Dante, e ancora di più a quelle bambine sui banchi. Così eccitate: una matita in mano, un quaderno, incredibile. Gli occhi brillavano – come per un meraviglioso nuovo gioco. Marina Corradi, scrittrice. Avvenire.
La parola “gente” è usata in genere dagli adulatori della potenza anonima di massa, dai predatori di voti, dai ladri di consenso: “Viaggi in Italia”. Saverio Vertone. 1988.
La vacanza in barca è una condanna senza appello. Domattina sveglia alle cinque, notte notte! E alle cinque con l’aria pungente dell’alba ti fa schizzare in piedi il primo sentor di caffè preparato da un’entusiasta ancor più mattiniera, la moglie. Ritirare i parabordi. Ritirare le bozze di poppa. Tu al verricello dell’ancora. Tu tieni il mezzo marinaio e controlli la murata di dritta. È bel tempo, si va. Prua diretta su Porquerolles, da Chiavari sono poco più di duecento miglia. Alla prudente media di 5 nodi ci vogliono quaranta ore di navigazione. Come dire un giorno e una notte, più un’altra giornata intera e arrivo in rada alle prime ore della seconda notte. Gianni de Felice, ItaliaOggi.
Saint-Exupèry è vecchio per andare in missione durante la guerra, ma sa bene che restare a terra sarebbe peggio. Così decolla, quella mattina, per fare come sempre il proprio dovere, per staccare ancora una volta l’ombra da terra e lasciarsi dietro le paure, le delusioni, gli inganni. Il relitto del suo P-38 Lightning verrà trovato solo nel 2004, a 70 metri di profondità al largo di Marsiglia: il numero di matricola sulla fusoliera corrisponde ai registri della base di 60 anni prima. Ma il mistero resta: nessuna traccia del corpo, le eliche non sono deformate, niente buchi di proiettile né tracce di combattimento. È come se il pilota avesse planato sull’acqua, parcheggiato dolcemente l’aereo come si fa con un’auto, fosse sceso e se ne fosse andato via, per entrare in un’altra dimensione o nella leggenda. Saint’Ex del resto lo aveva previsto: «Sembrerò morto» scriveva «ma non sarà così». Ancora una volta, sapeva dove andava. Maurizio Pilotti, Libertà.
Fa freddo e c’è vento. Ma è tutto immobile a Zurigo, tranne la vetrina della storica tabaccheria Lädeli: quella che, fra l’altro, propone 18 diverse qualità di tabacco da pipa. Tut te provviste di un nome seducente ed evocativo. Nicola Lecca (Studi Cattolici).
Nessuno, più di chi si prende sul serio, rischia di essere preso in giro. Roberto Gervaso, scrittore.