La Stampa, 11 settembre 2021
I fatti vostri orfani di Magalli
In una tv sempre più ingessata, dove tutto cambia (mai) perché nulla cambi a partire dai conduttori, Gianfranco Magalli non ci sarà. Almeno, non subito, e comunque non alla guida di I Fatti Vostri. Alla conduzione del programma più longevo di Rai2, della tv italiana e, pare, pure di quella europea, lui c’è sempre stato: quest’anno si celebre la 31° edizione (il via nel dicembre 1990) e al programma si affacciò nell’Anno Domini 1991. Presenza intermittente fino al 2009, da allora ne è stato il dominus incontrastato. L’anno scorso, dopo sotterranee polemiche che lo volevano estromesso per volere degli stessi vertici aziendali, alla fine fu riconfermato. Vincente, dice la vulgata che sia stato proprio lui a quel punto a proferire il gran rifiuto: affaticato da una stagione in balia della pandemia, l’età iniziava a farsi sentire e pure la voglia di qualcosa di nuovo. L’idea di una stagione con staffetta con un altro conduttore che pareva avesse avanzato, fu bocciata dall’eterno padre-padrone del programma, Michele Guardì.
Così era stato lui stesso che, sventolando un metaforico ramoscello di ulivo, si era accomiatato dal pubblico a giugno, nell’ultima puntata di I Fatti Vostri prima della pausa estiva: «Sono stanco - aveva detto più o meno -. L’ho chiesto io mesi fa al direttore di Rai2. Non è un programma che si fa a cuor leggero». Nel suo futuro non il pensionamento ma ancora tv: la sfida di un nuovo programma, un quiz pomeridiano, forse sulla lingua italiana, preparato in gran segreto e atteso con curiosità.
Così, presentando la prima stagione post Magalli di I fatti vostri, è lo stesso Guardì che fa ponti d’oro al conduttore che va: «I rapporti tra noi sono sempre cordiali. Ci legano gli anni di una storia che è nei nostri cuori». Però, no, per la ripartenza, Magalli non ci sarà a dare la sua benedizione. «Saremo ben lieti di ospitarlo per il lancio del suo programma. Questa sarà sempre la sua piazza». Parole cortesi, forse un po’ fredde, forse imbarazzate: sulla coppia Salvo Sottile-Anna Falchi che erediterà il programma dal 13 settembre, la figura del predecessore aleggia ingombrante. C’è (e un po’ si sente) l’incognita di questo abbinamento tv: che alchimia tra il fosco giornalista e la bionda attrice riconvertitasi alla conduzione ? Il rosso e il nero, fin dall’abbigliamento scelto per presentarsi.
Comunque sia, Guardì farà buona guardia perché la sua creatura non conosca scossoni. Lo si capisce quando elenca novità e conferme: l’attrice comica e imitatrice Emanuela Aureli, il professor Umberto Broccoli incaricato di ciò che attiene alla cultura, Paolo Fox a dir le stelle. Ci sarà il Gioco della Fattoria , con porcellini-salvadanaio pieni di monete d’oro e la rubrica Ci pensa Patty affidata a una signora americana esperta in problem solving domestico per i divi di Hollywood. Viene annunciato il ritorno del balcone del «Comitato» da cui il pubblico potrà affacciarsi per esprimere opinioni e lamentele. Sottile promette attenzione alle cause in difesa degli italiani che tanto gli sono congeniali, assicura però anche che il programma spazierà da un’atmosfera divertita e divertente ai temi più sentiti e tosti della quotidianità. Anna Falchi si definisce «emozionata: io e Salvo rappresentiamo il Nord e il Sud dell’Italia, e saremo complementari». Chiosa e chiude Guardì: «Entriamo nelle case delle famiglie: il nostro sarà un linguaggio rispettoso della sensibilità di tutti».