Robinson, 11 settembre 2021
Resistere è l’unico proposito possibile
La mia bella mamma grassoccia mi raccontava che verso i due anni presi quella che allora si chiamava tosse asinina e che falciava gli infanti a centinaia. Sperando guarissi, mi portò come si diceva allora, all’aria buona in val d Fiemme e mi affidò a una contadinella che sorvegliava me insieme alle mucche della sua famiglia. La fotografia di una antipatica piccina con cuffietta, seduta tra i fiori che sta piangendo disperata ne è la testimonianza. Guarita, per qualche mese avevo smesso di parlare e camminare, ma proprio i primi di settembre finalmente ripresi a dire la mia: le prime parole, nella totale disperazione dei miei cari, furono con pronuncia infantile, Porca Puttana Maledetta!
I pomeriggi passati con la buona contadinella mi avevano insegnato un vivace linguaggio e temo che fu quell’inizio a dare poi un senso, una direzione, una scelta, ai miei nuovi futuri buoni propositi.
Per anni sono stata una bambina malmostosa che aspettava il ritorno a scuola per mostrarsi angelica e indurre le compagne a rivelare i loro buoni propositi che erano sempre gli stessi: voler bene alla mamma, mangiare la verdura, scattare nel saluto romano. I miei non li rivelavo e quasi sempre mi impegnavo tra di me a essere più intraprendente nel gioco del dottore, ( si era più curiose allora e con meno pregiudizi) per saperne di più sul mistero dei maschietti, perché in casa mia non ce ne erano, non il papà, non i fratelli.
Questi antefatti per dire che i miei propositi, sia al primo dell’anno che all’inizio di settembre non sono mai stati encomiabili, o forse troppo. Erano tempi in cui signorine e fanciulle avevano un solo tesoro da preservare sino alla morte tipo Goretti, che allora era un esempio continuamente sbandierato non in famiglia ma a scuola, e infatti così si faceva con contorsioni tremende. Poi si sa i buoni propositi cambiano di anno in anno per tutti, tra le ragazze che frequentavo c’è stata chi si imponeva di rileggere I promessi sposi, chi di imparare il russo, chi di piantarla con la minigonna, chi di trovare marito, chi di sfuggire al proprio magari avvelenandolo, come si sapeva delle tante vedove del passato. Però il proposito più noioso e diffuso nel mondo credo sia stato e tuttora sia, dimagrire!!! Anche io, fin quando non ho osato più guardarmi nello specchio, e menomale che sono arrivate le minacce del medico abile nel ricordarmi che da vecchi il troppo cibo rincoglionisce più velocemente. Priva di propositi, sia buoni che cattivi data la loro inutilità nei tempi che mi restano (per quanto, orrore un mio amico studioso mi ha appena comunicato che in Italia ci sono 17 mila centenari!), mi pare di percepire tra le persone che conosco massimamente benemerite, un solo proposito, anche questo buono o cattivo: Resistere! Far finta di niente! Accettare la propria viltà verso un mondo ormai galattico che cancella ogni nostra autentica libertà, lasciandoci l’illusione di averla attraverso le fantasie di odio generico e non solo nello spazio infetto dei social e delle piazze. E, dentro questo carcere di cui non sono certo i governi a tenere le chiavi, per esempio, la mia amica di sempre ed io ci consoliamo con buoni propositi quotidiani al telefono: di chi parliamo male oggi?
La lista è infinita e va dal nostro amico vistosamente gay che si dichiara pieno di fidanzate agli uomini di governo, che ridono sempre mentre gli eventi li sotterrano, dalla celebre scrittrice che non vuole che si dica grassa di una grassa ( body shaming!!) a Putin che su Tik-Tok fa ginnastica. Insomma, ci si accontenta, povere creature, in tempi senza luce per tutti, in cui si recuperano i nostri amori Ornella Vanoni e Orietta Berti perché il passato riscoperto porta consolazione, ricordandoci che il bello, la bravura, il popolare geniale, addirittura l’amore privo di rigide etichette, forse esistono ancora. Poi penso: che buoni propositi avrà avuto Anna Bolena, mettendo la testa sul ceppo dell’esecuzione? E Mussolini uscendo dal letto della Sarfatti? E Einstein fanciullo dislessico all’ennesima bocciatura? E Alma Mahler prima di fare nuove artistiche corna al povero marito? Dico per dire mentre per l’inizio dell’ennesimo settembre degli ultimi anni un proposito ce l’avevo e l’ho tuttora ma sino ad ora non sono riuscita a metterlo in pratica. È un gesto eroico tipo “mirate al petto”, di cui tanti si vantano, e conosco persino un paio di personaggi che sprezzanti, sono riusciti davvero a non precipitare mai in quella fossa di serpenti, i social, liberi quindi di non sapere nulla del peggio. Io almeno mi impegno a guardarli solo in bagno e sul taxi, ma ogni volta mi vergogno della tentazione di rispondere: e soprattutto di rispondere soprattutto ai proclami più dementi. Ma come si fa a resistere? O per lo meno a limitarsi a TikTok che è irrinunciabile, dato che alterna gare di scoreggioni al filmato dell’arresto di Ceausescu e della moglie per la quale quattro poliziotti non bastarono tanta era la forza della di lei ribellione. Per gli altri mi chiedo: ma perché, per adattarsi a un popolo che forse non è il suo, il sindaco Sala che si ricandida con nostro grande favore si fa fotografare in bicicletta? Perché la Meloni pubblicizza il suo libro tutta pittata da buona? Perché i soliti gruppi postano sempre le stesse foto in cui non si vede nulla informandoci che un nigeriano, un marocchino, senza nome né volto, hanno stuprato una vecchia o sparato a un agente? Perché ci sono intellettuali di valore che pubblicano versi latini in latino e altri sapienti che continuano a sostenere che al mondo mai nessuno fu più grande statista dell’avvocato Conte? Perché i soli gatti birichini sono rossi quando un tempo erano rarissimi? Perché devo vedere maiali sventrati postati dai vegani? Cosa me ne importa del terrazzo di una e dei cuscini di un altro?
Certo ci sono meravigliosi cuochi e cuoche, ma si può tornare ai loro libri di ricette: ecco un ottimo proposito, tornare a fidarsi solo dei libri e magari anche dei giornali. Essendo io terrapiattista e stalinista insieme, vorrei che gruppi di eroi tipo Marvel, travestiti da Thor, Hulk, Occhio di Falco e Vedova Nera, si imponessero il buon proposito di irrompere nelle piazze No Vax e zac! piantare la siringa anche nelle braccia più robuste di questi bravi ma pericolosi cittadini.