Corriere della Sera, 8 settembre 2021
Il prof assente per 769 giorni che presentò 459 certificati di malattia e 310 per congedo parentale per andarse in giro per l’Italia a offrire consulenze
Per tre anni la Guardia di Finanza ha seguito gli spostamenti di un insegnante di Matematica. Hotel frequentati, pedaggi autostradali, convegni e conferenze a cui ha preso parte, soldi ricevuti. Finita l’ingagine è stato denunciato. I dati raccolti dai finanzieri hanno delineato questo quadro: in tre anni, il «prof» di Matematica applicata all’Istituto tecnico industriale «Kennedy» di Pordenone, si è assentato per 769 giorni, fornendo alla segreteria scolastica 459 certificati di malattia, emessi dal proprio medico curante, e 310 per congedo parentale. I finanzieri hanno però scoperto che mentre era in malattia si spostava da un capo all’altro dell’Italia per offrire consulenze, presso istituti pubblici e privati. Centomila euro, la somma incassata (quasi 40 mila li avrebbe presi da una società del Ministero Ambiente e tutela del territorio). Così il docente di 47 anni, residente in provincia di Agrigento, è stato indagato per truffa ai danni dello Stato e per certificazioni false. Gli investigatori hanno anche allertato la Corte dei Conti per un presunto danno erariale di 110 mila euro: oltre alle somme ricevute per le consulenze durante la malattia, il «prof» ha preso 13 mila euro come indennità dall’Inps (soldi sequestrati in attesa del processo). L’indagato avrebbe voluto spostare le indagini in Sicilia. A luglio però il collegio presieduto dal giudice del Tribunale di Pordenone, Alberto Rossi, ha rigettato l’istanza: l’inchiesta resta in Friuli. L’indagine è partita dalla segnalazione della scuola. Che per ora non commenta. Non risulta siano stati presi provvedimenti. Non si sa se il «prof» sia ancora in malattia. Di sicuro c’è che l’inchiesta è chiusa e che il docente dovrà difendersi in un aula. Ma del tribunale.