il Fatto Quotidiano, 7 settembre 2021
Alfonso Signorini fa tutto per lo share: perfino la sharia
Panchine rosse e porte rosse. Pensavo a questo, all’alternarsi grottesco, sui media, di sagge riflessioni sui rapporti tossici e di generosi premi distribuiti tra chi i rapporti tossici li alimenta, quando ho sentito che al Grande Fratello vip, quest’anno, parteciperà tal Tommaso Eletti.
Che lo so, per molti sarà un perfetto sconosciuto, per i telespettatori più autolesionisti (tra cui me) che guardano Temptation Island è uno dei concorrenti più discussi dall’esordio della trasmissione. Trasmissione, a dire il vero, seguita da gruppi d’ascolto di notai e magistrati, amata da operai e plurilaureati, perché più di ogni altro esperimento sociologico – al netto di qualche scivolata trash e del livello culturale di alcuni concorrenti – mostra senza pietà gli equilibri sentimentali e i rapporti di potere all’interno delle coppie. Tommaso Eletti, ventunenne romano con un look da giovane vecchio (alla “candidato della Lista Calenda”, per capirci), partecipa al programma qualche mese fa, insieme alla fidanzata Valentina Nulli, che di anni ne ha 40. Notare che i due si chiamano sinistramente ELETTI e NULLI, il nulla (lei) e l’eletto (lui). E fin da subito, in effetti, il racconto va in una direzione preoccupante: il ragazzo manifesta una gelosia morbosa, un senso del controllo patologico, un atteggiamento di dominanza e di totale, inquietante insofferenza di fronte a qualsiasi sprazzo non dico di libertà, ma di normalità della fidanzata. Lui, nonostante la giovane età, ha già ideato una sorta di sharia in salsa pariolina, per cui lei “sa quanto sono malato” (autoassolve la sua gelosia come fosse un male incurabile) e dunque deve adottare una serie di comportamenti che non acuiscano la sua malattia. Per intenderci, Valentina a 40 anni non deve indossare bikini, deve mettere costumi interi o copricostume, perché “il suo corpo è sacro”, dice lui. “Se vuoi che divento meno geloso devo vedere che ti comporti bene”, afferma. E nel vedere le immagini di lei vestita o svestita come le pare, senza la sua presenza vigile commenta: “Si vuole mettere i vestiti sexy, vuol dire che vuole essere sexy per questi ragazzi. Si vuole sentire bella senza di me, brava!” o “Le ho preso i costumi interi e si mette il bikini? Stupida!”, “Il bikini è la prima e l’ultima volta che lo mette”. L’epilogo di questo delirio ossessivo è che Tommaso, convinto di non esercitare più alcun controllo sulla fidanzata, finisce tra le braccia di un’altra, con cui manifesta fin da subito l’intenzione di ripetere quello schema collaudato. “Se ti rifai il seno non ti faccio uscire, devi stare con me”, annuncia alla nuova vittima. Quando la sua ex Valentina assiste alle immagini del tradimento, reagisce con distacco e lui successivamente se ne lamenterà: “Dopo quello che ha visto, Valentina doveva piangere, ma manco una lacrima le è caduta!”. L’incubo di ogni manipolatore: l’atteggiamento punitivo che non sortisce alcun effetto. Inutile dire che questa vicenda ha provocato una sorta di sollevazione popolare tra gli spettatori del programma (milioni) indignati di fronte allo spettacolo di un ragazzo preda di ossessioni e con una mentalità da Medioevo. Per spiegare quanto fosse tossico e pericoloso quello schema relazionale si sono scomodati anche psicologi e studiosi del comportamento. Bene. Tre mesi dopo, Tommaso Eletti viene scelto come concorrente del Grande Fratello vip. L’unico, ovviamente, tra i concorrenti di Tempation Island a venire premiato con una nuova partecipazione tv, un cachet, l’appellativo (generoso) di “vip”. Posa, oggi, assieme a Katia Ricciarelli, Aldo Montano e al conduttore Alfonso Signorini sulla copertina di un noto settimanale. E quindi torniamo all’incipit: panchine rosse, porte rosse. Da una parte i temi del sessismo, delle relazioni tossiche, della violenza sulle donne trattati con una nuova consapevolezza dai media. Dall’altra, gli stessi media che mandano messaggi ambigui. Che spacciano per “trash” quello che è più semplicemente sbagliato. Tommaso Eletti ha avuto visibilità in un programma perché fa e dice cose profondamente sbagliate e pericolose in una relazione e nel suo rapporto con una donna, cose che sono spesso il germe di sofferenze e perfino di drammi. E in virtù di questo, Tommaso Eletti anziché diventare un monito, diventa una star. Gli viene data una seconda occasione di visibilità, un nuovo megafono da cui magari urlare slogan sessisti e diseducativi. Con un copione già scritto: alla prima frase maschilista, assisteremo agli occhioni sgranati del conduttore, al suo stupore pregno di riprovazione, alla lezioncina pubblica densa di biasimo perché “Tommaso, non si fa!”. E non importa che Tommaso l’abbiano chiamato proprio per quello. Perché l’ha già fatto e se il Grande fratello vip è fortunato, lo rifarà. L’importante è che lo share non venga maltrattato, mica le donne.