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 2021  settembre 07 Martedì calendario

Sempre più giovani si fanno il botox

Rendere lo sguardo più intenso, l’incarnato più luminoso, le labbra più grandi e apparentemente morbide. Regalarsi un effetto make-up, senza trucco. Sono tanti i filtri che, tra selfie e social, consentono di mostrarsi più belli, conquistando attenzioni, like, follower. E, attraverso il gradimento degli altri, di fatto, piacersi di più. Dal ritocco virtuale al ritocchino reale, il passo è breve, specie tra le teenager. Sono sempre di più, infatti, le giovanissime, che si fanno conquistare dalla cosiddetta Instagram Face, ossia dal desiderio, più spesso ossessione, di avere una faccia da selfie anche nella vita reale, e si sottopongono a interventi estetici, tra botox e filler. 
L’ALLARME
In primo piano, le labbra, sognate – e richieste – più carnose, seducenti. L’allarme arriva dalla Gran Bretagna, dove, solo lo scorso anno, si sono registrati oltre 41mila interventi estetici ad under 18. Per il ministro della Salute Nadine Dorries il botox deve essere vietato ai minorenni. Obiettivo, proteggere i giovani dai canoni di immagini «assolutamente irrealistiche» di vip. Il fenomeno è evidente pure nel nostro Paese. E la pandemia lo ha aggravato. «I ragazzi tra 16 e 20 anni, in questo periodo, passano gran parte del tempo a fotografarsi e pubblicare gli scatti sui social. Ogni piccolo problema così diventa quello centrale da risolvere – dice Pierfrancesco Cirillo, presidente Aicpe-Associazione italiana chirurghi plastici estetici – Negli ultimi anni, c’è stato un calo del 20/25% dell’età in cui si inizia a desiderare e chiedere un ritocco. Si comincia già intorno ai 16/17 anni, nel 90% dei casi si tratta di ragazze, di solito carine, che vogliono esserlo ancora di più. Tra le richieste più frequenti, le labbra e interventi nella regione degli zigomi. Il botox viene chiesto dai 20 anni in su, tra le giovanissime meno, per alzare il sopracciglio, creando l’effetto ali di gabbiano». 
Secondo Emanuele Bartoletti, presidente Sime-Società Italiana di Medicina Estetica, intervenuto sul tema all’ultimo congresso: «Sulle labbra si è visto veramente troppo. Esistono canoni estetici di rapporto tra labbra superiore o inferiore, tra larghezza della bocca e resto del volto, di proiezioni delle labbra, che troppo spesso non vengono rispettati. Trattamenti eccessivi, vermiglioni tanto grandi da sembrare sotto l’effetto di una reazione allergica permanente. Risultati del tutto innaturali che spesso stravolgono l’aspetto della persona. E questo succede quando le pazienti chiedono e i medici eseguono. Non è Medicina Estetica. Ricordiamo che se un intervento è ben eseguito nessuno se ne deve accorgere».

PERICOLI SUL WEB
Il problema si misura anche online, tra foto e video di giovani prima e dopo il ritocco. «Come esperti, dobbiamo stare molto attenti a valutare i casi – sottolinea Cirillo – In Italia, gli specialisti in chirurgia plastica sono 1500, a fare chirurgia estetica sono oltre cinquemila. Se una ragazza vuole un ritocco può trovare facilmente online qualcuno, anche non esperto, pronto a farglielo. Nei nostri studi arrivano in tante per problematiche da interventi mal fatti. Si pensa che un’iniezione non possa creare complicazioni, non è così. Se improvvisamente un acido ialuronico ostruisce un vaso si ha una necrosi e se non si sa come intervenire immediatamente, con l’enzima che scioglie l’acido, può andare in necrosi il tessuto intorno al labbro. Quando i pazienti arrivano in ritardo, si può fare ben poco. Si rischia un danno permanente». 
Il primo passo, se una persona vuole intervenire sulle labbra, evidenzia la Sime è proprio osservare l’età: «Bisogna indagare se è una paziente giovane e vuole intervenire perché ha delle labbra sottili o se è una paziente più avanti con l’età e vuole effettuare un altro tipo di intervento». Poi, struttura, serratura della mascella, forma delle labbra, in relazione a quella del viso, tipo di intervento e risultato desiderato. Realistico, ovviamente.