Corriere della Sera, 7 settembre 2021
Salvini vuole cancellare il reddito di cittadinanza
ROMA All’interno della maggioranza è un susseguirsi di botta e risposta sul reddito di cittadinanza. A intervenire sulla misura voluta dal M5S, del resto, è anche l’Ocse in un passaggio del Rapporto 2021 sull’Italia. La valutazione dell’Organizzazione per lo sviluppo economico con sede a Parigi è esplicita. Al reddito di cittadinanza viene riconosciuto di avere «contribuito a ridurre il livello di povertà delle fasce più indigenti della popolazione», mitigando gli effetti della pandemia sui redditi, ma l’Ocse constata che «il numero di beneficiari che hanno poi trovato impiego è scarso». L’invito all’Italia, dunque, è di «ridurre e assottigliare il reddito di cittadinanza per incoraggiare i beneficiari a cercare lavoro».
Il suggerimento di mettere mano alla misura bandiera del primo governo Conte viene subito colto dal leader della Lega Matteo Salvini. «L’impegno è presentare, in sede di Bilancio, un emendamento a mia firma, in cui chiederemo di rivedere o cancellare il reddito di cittadinanza. Non è un attacco a qualcuno: è che sono 10 miliardi che hanno creato solo lavoro nero. Non funziona. Esiste – annuncia Salvini – in Parlamento una maggioranza ampia per reinvestire quei soldi in lavoro». Suggerendo l’esistenza di un fronte politico pronto a utilizzare le risorse, destinate all’attuale misura di contrasto alla povertà, Salvini precisa:«Penso a ammettere questa misura solo per quelli che non possono lavorare, ma per il resto dobbiamo cancellarlo». Nella Lega anche Giorgetti incalza:«dobbiamo ragionare di lavoro di cittadinanza», l’intento del ministro dello Sviluppo Economico è il varo di una misura alternativa che stimoli direttamente il mercato del lavoro. Uno scenario che il M5S rigetta seccamente. «Difenderemo il reddito di cittadinanza perché è stata una misura importantissima per le persone in difficoltà». A dirlo è il presidente della Camera, Roberto Fico, ma a rimarcarlo è il capo del M5S, Giuseppe Conte, prefigurando, in caso di cancellazione, effetti sulla tenuta dell’esecutivo. «Sarebbe la rottura di un patto di lealtà e di una logica di sostegno e collaborazione: ma il M5s sosterrà il governo, dal momento che Draghi ha confermato che condivide la misura». Poi l’ex premier attacca:«Trovo vigliacco che esponenti politici che hanno un buon stipendio pretendano di abrogare una misura di civiltà». Ma la tensione tra le forze di governo è destinata a salire anche in materia pensionistica.
Quota 100
«Sarà trovata una soluzione equilibrata» per il dopo Quota 100, ha detto il ministro Franco
A rammentarlo è ancora l’Ocse invitando l’Italia a «contenere la spesa pensionistica lasciando scadere il regime di pensionamento anticipato (quota 100, ndr) e la cosiddetta Opzione Donna». Un punto che non sfugge al ministro dell’Economia, Daniele Franco. «Avremo un forte cambiamento nei requisiti di pensionamento, e quota 100 scadrà. Siamo consapevoli – dice il ministro – che alcuni settori economici affrontano difficoltà». Franco delinea come possibile soluzione un’uscita graduale da quota 100 (scadrà a dicembre dopo essere stata voluta nel 2018 dalla Lega ) per scongiurare uno scalone. «Dobbiamo discuterne nel Governo. Sono fiducioso che l’esecutivo troverà una soluzione equilibrata nella prossima legge di bilancio». La prossima manovra, intanto, verrà predisposta in un contesto di crescita superiore alle attese. L’Ocse per il 2021 ha alzato le stime sull’economia italiana, portandole dal 4,5% al 5,9%. «Numeri che «fanno molto piacere» osserva Franco, l’obiettivo è «un tasso di crescita più alto rispetto alla media precedente al Covid».