la Repubblica, 5 settembre 2021
Porpora, la trans costretta a candidarsi con il nome di Egisto
Sulla candidatura ha dovuto mettere il suo nome da uomo: “Egisto”. Anche se lei ormai è da tutta la vita Porpora. Porpora Marcasciano, transessuale, scrittrice, fondatrice e presidente del Mit (Movimento Identità trans), attivista a sinistra dal ‘73. Ora candidata a Bologna con Coalizione civica, Ecologista e Coraggiosa. La lista della sinistra di Elly Schlein. «Anche questo piccolo fatto, e cioè che io abbia dovuto candidarmi col mio nome da uomo, perché con avevo completato tutti i passaggi burocratici, racconta di un problema reale che c’è nel Paese». Ed è un buon motivo per candidarsi, ventisei anni dopo Marcella Di Folco, transessuale che fece il suo ingresso in consiglio comunale nel ‘95. Trascorso da allora un quarto di secolo, per Porpora – una vita nei movimenti Lgbt fino alla fondazione del Mit – ne vale ancora la pena. «Per un omaggio a Marcella, ma anche perché ho sentito il bisogno che una parte del nostro movimento si mettesse in gioco. Per riportare coerenza, creatività e anche bellezza alla politica. Io non posso avere sfiducia nella politica, perché se l’avessi tutto sarebbe perduto. C’è bisogno invece di credere che se ti candidi a sinistra farai cose di sinistra. Io credo questo sia possibile». Soprattutto nella lista creata da Schlein e dalla giovane Emily Clancy: «Con due donne così mi sento ottimista. Bologna è sempre stata un simbolo di inclusività e accoglienza, la San Francisco d’Italia. Ma ci sono ancora dei muri da abbattere. E io sono qui per questo».