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 2021  settembre 05 Domenica calendario

Tutte le vite di Anya Taylor-Joy

Te la immagini minuta, Anya Taylor-Joy, rannicchiata nelle privazioni del personaggio che l’ha resa celebre, La regina degli scacchi, e invece sui suoi tacchi argentati svetta superando e di molto il metro e 80, sfoggiando una infinita chioma bionda.
La seconda cosa che sorprende è la voce, graffiata, sensuale, alla Scarlett Johansson. Eccola in Ultima notte a Soho (thriller psicologico che declina verso l’horror di Edgar Wright), con gli occhioni troppo grandi per il suo viso, ma così magnetici, e in questa storia così pericolosi. «Sono Sandie, un’aspirante cantante con i capelli come li portava Brigitte Bardot». Poi c’è Eloise (Thomasin Harcourt) ragazza acqua e sapone che sogna di diventare stilista, lascia la campagna e si trasferisce nel cuore di Londra, a Soho, e «riesce misteriosamente a catapultarsi nella Londra degli anni ’60», dove incontra Sandie. O meglio, Sandie diventa una proiezione e una visione del suo passato. Le loro vite si confondono in un gioco di specchi. I sogni vengono sporcati, rubati dagli uomini. La tesi di Wright è che è «pericoloso cercare di rivivere il passato». L’ispirazione? «Hitchcock, Dario Argento, Lamberto Bava. Ho creato una versione londinese dei loro gialli, in un’atmosfera che metteva a disagio me per poter spaventare lo spettatore».
Gli altri due «personaggi» della Swinging London, dark e coloratissima dove convivono nel peccato i teatri e gli strip club, sono le luci (lampeggianti, al neon, fluorescenti), e la musica di Stephen Price, oltre agli evergreen che diventano la macchina del tempo. «Io – dice Anya – canto sotto la doccia, non l’avevo mai fatto su un palco, guardando la gente. Ma anche i movimenti di scena sono delle coreografie». In La regina degli scacchi Anya Taylor-Joy già combatte per seguire i suoi sogni e combatte per trovare il suo posto nel mondo.
«Ma è una sfida di tutti, dai bambini al primo giorno di scuola, al lavoro. Io non conoscevo nessuno nello spettacolo. Cercavo di essere nel posto giusto al momento giusto, come si dice, ma non sapevo come fare». Anya nei panni di Beth, la ragazza prodigio degli scacchi, è uno di quei personaggi che restano: «Anch’io ho dovuto ricordare a me stessa che era solo un personaggio. Non c’è molta differenza tra noi. Sono nata in Florida e cresciuta a Buenos Aires, vicino a un bosco dove passavo le giornate a inventare streghe e creature magiche che diventavano mie amiche».