il Fatto Quotidiano, 4 settembre 2021
London Bridge is down in altre parole Elisabetta è morta. Ecco cosa succederà quando la regina se ne andrà all’altro mondo
Premessa d’obbligo: la regina Elisabetta II d’Inghilterra ha da poco compiuto 95 anni e gode di ottima salute. Dopo essersi accertato di aver rassicurato i sudditi della corona, il quotidiano Politico ha rivelato il piano per la morte della sovrana. Denominato “Operazione London Bridge” – dalla parola d’ordine con cui riservatamente Buckingham Palace e Downing Street si daranno riservatamente la notizia: “London Bridge is down” – molti dei dettagli sul triste giorno erano stati in parte svelati già dal Guardian nel 2017. Di nuovo, rispetto ai 10 giorni di lutto che seguiranno il D-Day (i giorni successivi saranno indicati in ordine progressivo D+1, D+2 ecc…), grazie a documenti riservati visionati da Politico, ora sappiamo che ci sarà anche un black-out delle comunicazioni via social media da parte di tutte le istituzioni pubbliche britanniche e che a dare l’annuncio sarà per prima, in esclusiva, con un primo flash, l’agenzia Pa cui seguirà una gestione ferrea della diffusione della notizia su siti web governativi e della famiglia reale. L’ufficialità sarà data dal portale di Buckingham Palace su sfondo nero, mentre tutti i siti istituzionali e di governo verranno contemporaneamente listati a lutto: con interruzione della diffusione di qualsiasi contenuto non urgente e sospensione temporanea della possibilità di ritwittare i messaggi. Politico conferma anche le disposizioni sull’ultimo saluto alla regina dei record, 70 anni sul trono: fra l’altro con la traslazione della salma nel Palazzo di Westminster, sede del Parlamento, dove sarà istituita la camera ardente e vi sarà l’opportunità di far affluire il pubblico per tre giorni di omaggio. Mentre i funerali di Stato solenni si terranno 10 giorni dopo il decesso, sullo sfondo d’una giornata di lutto nazionale. In questi 10 giorni saranno impegnati nel rito tutti i ministeri, da quello dei Trasporti a quello della Difesa. Il cruccio di Downing Street, emerge in uno dei documenti, è la possibile ondata di rabbia del pubblico se non riuscirà a sistemare la bandiera a mezz’asta entro dieci minuti dall’attivazione del piano, per questo viene proposto di affidare il compito a un appaltatore esterno. Già predisposta anche l’operazione “Spring Tide” che regolerà le modalità dell’ascesa al trono di Carlo che prima dei funerali sarà in tour per il Paese. Il discorso alla nazione del nuovo re sarà trasmesso alle sei del pomeriggio, dopo un’udienza con il Premier. La chicca: saranno invitati a partecipare centinaia di consiglieri privati che indosseranno abiti da mattina o da salotto, ma nessuna decorazione. Non c’è festa per Carlo.