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 2021  settembre 02 Giovedì calendario

Biografia di Maria Teresa D’Austria

Tutto, nella nostra quasi millenaria monarchia austriaca, sembrava duraturo e lo Stato stesso appariva il sommo garante di tale ininterrotta solidità.... Queste parole, scritte da Stefan Zweig ne Il Mondo di ieri, rendono bene l’essenza dell’impero Asburgo; la sicurezza monolitica di un mondo cosmopolita, eterogeneo e al tempo stesso centralizzato; pur tuttavia non privo di crepe. Molti sono i sovrani che si sono succeduti alla testa di tale impero: la figura più straordinaria, però, è quella di una donna. Ovvero Maria Teresa, nata a Vienna il 13 maggio 1717 dall’imperatore Carlo VI d’Asburgo e da sua moglie Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel. Per garantire i propri eredi, nel 1713 Carlo VI aveva emanato la Prammatica Sanzione, un decreto in base al quale – in mancanza di maschi – sono le figlie dell’ultimo imperatore regnante ad ascendere al trono. In un’Europa sottoposta quasi sempre alla legge salica, si tratta di un interessante elemento di rottura.
L’EDUCAZIONE
Bella, vivace, fascinosa, Maria Teresa viene educata dai gesuiti, impara il latino e le lingue, la pittura, la musica, la danza, la recitazione, ma non viene coinvolta negli affari di Stato. Impone al padre un matrimonio d’amore con Francesco Stefano di Lorena, che prima di sposarla il 13 febbraio 1736 deve cedere la Lorena alla Francia; in cambio, ottiene il Granducato di Toscana. Arrivano quindi i figli, moltissimi figli (alcuni morti presto). Maria Anna, futura badessa; Giuseppe, l’erede al trono; Maria Cristina, la più amata; Maria Elisabetta, bella ma sfigurata dal vaiolo; Carlo, scomparso da ragazzo; Maria Amalia, disastrosa sovrana di Parma; Leopoldo, che regnerà sulla Toscana e diverrà imperatore; Maria Giovanna e Maria Giuseppa, morte di vaiolo; Maria Carolina, destinata a regnare su Napoli e la Sicilia; Ferdinando, marito dell’erede di Modena; Maria Antonietta, sfortunata regina di Francia e Massimiliano, arcivescovo- elettore di Colonia.
LE DIFFICOLTÀ
Maria Teresa seguirà con attenzione la prole, anche se dovrà delegarne l’educazione: l’atmosfera in casa Asburgo sarà comunque rilassata, informale, più borghese che aristocratica, tranne nelle occasioni ufficiali. Nell’ottobre 1740, Carlo VI muore. La figlia si trova a capo di un eterogeneo e immenso mosaico di Stati ma non è preparata, tanto che dirà: «Mi sono trovata senza denaro, senza credito, priva di un’armata, senza esperienza». Molte delle potenze che avevano riconosciuto la Prammatica Sanzione le si rivoltano contro.
Federico II di Prussia – il futuro Federico il Grande – che sta militarizzando il proprio Paese, invade la Slesia. Maria Teresa riesce comunque a farsi incoronare Rex, re (non regina) d’Ungheria il 25 giugno 1741, portando dalla propria parte gli orgogliosi magiari. Con il Trattato di Breslavia riconquista la Boemia, di cui viene eletta regina; in seguito impone il consorte Francesco Stefano come imperatore. Con la pace di Aquisgrana del 1748 sono riconosciuti i suoi diritti ereditari.
I CONSIGLIERI
Esponente del cosiddetto assolutismo illuminato, Maria Teresa intende regnare in prima persona; i suoi consiglieri sono uomini intelligenti, abili e cinici, che la portano a rovesciare le alleanze tradizionali e privilegiare la Francia. Si inaugura una stagione di modernizzazione e centralizzazione; una fase di riforme economiche, commerciali, agricole, amministrative e sociali che investono tutto l’impero. Viene dato impulso alla scolarizzazione, riformata la giustizia, modernizzata la medicina, imposta la vaccinazione antivaiolosa, rivisto il sistema di tassazione, introdotto il tallero teresiano, riorganizzato l’esercito, rilanciata la cultura. Nel ducato di Milano viene introdotto il Catasto Teresiano, soppressi i dazi interni, fondato il Teatro alla Scala.
Maria Teresa si rivela però piuttosto bigotta e prude, tanto da istituire una Commissione che vigila sulla morale. Religiosissima, bandisce tuttavia i gesuiti dal regno; fortemente antisemita, per un certo periodo scaccia gli ebrei dall’Austria e dalla Boemia; poi ritorna in parte sulle sue discutibili scelte. Il conflitto con Federico di Prussia si riaccende con la Guerra dei sette anni, che infiamma tutta l’Europa: solo nel 1763 si stipulano i trattati di pace.
GLI ULTIMI ANNI
La morte di Francesco Stefano, nell’agosto 1765, getta Maria Teresa nella disperazione. Chiama il figlio Giuseppe quale co-reggente, tuttavia il rapporto non è facile, anche perché questi ammira Federico II e si accorda con lui per la spartizione della Polonia. Gli anni successivi sono turbolenti; l’imperatrice pensa a volte a ritirarsi, ma non vuole lasciare il potere ed è preoccupata per i vari rampolli, piazzati sull’intero scacchiere europeo. Infine, la grande sovrana deve cedere le armi: si ammala di polmonite e muore il 29 novembre 1780. Lei, che si è considerata la madre di tutti i sudditi e ha dato il proprio nome a un’epoca, dimostra comunque il proprio coraggio sino alla fine. Non siete comoda le dice Giuseppe, vedendola raggomitolata in poltrona. Per morire, anche troppo, è la fiera risposta.