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 2021  settembre 01 Mercoledì calendario

La sfida per l’eredità tra il principe Alberto e la maestra di yoga

Il miliardario americano, la vedova insegnante di yoga e il principe Alberto di Monaco. È una storia curiosa quella che svela il settimanaleL’Obs. Una storia di eredità e tribunali. E che in questi dieci anni era rimasta finora segreta. Tutto è iniziato nel 2011 con la morte a 85 anni, a Monaco, del ricco possidente americano Kellogg Smith. E con il ritrovamento di due suoi testamenti. Nel primo viene dichiarata erede sua moglie, un’italiana ex insegnante di yoga, oggi quasi 70enne, da cui non ha avuto figli, e che il settimanale chiama con il nome di fantasia Isabella Smith. Nell’altro l’erede è invece, nientemeno, il principe monegasco. Ma quanto c’è in ballo? La bella cifra di 3,5 milioni di euro, che include anche un appartamento a Parigi e un monolocale a Monaco, ma che per buona parte consiste in alcuni conti di una succursale e di una filiale BNP Paribas nel Principato.
Ecco cosa si sa di Mr. Smith e Mrs. Smith. Lui avrebbe conosciuto lei nel 1997 grazie a un piccolo annuncio su Nice-Matin, poco dopo la morte della prima moglie. Isabella è italiana, origini modeste, madre di una bambina, e a Nizza fa l’insegnante di yoga. Dopo due anni di Dolce Vita sulla riviera, si sposano a Monaco. Ma Kellogg non sta bene, è depresso, nel 2005 tenta il suicidio, poi finisce sotto tutela. Kellogg e Isabella cessano di vivere sotto lo stesso tetto, ma non trovano un accordo nella procedura di divorzio. Poi ecco la morte, e il funerale a cui presenziano solo la moglie e due dipendenti.
I due testamenti ritrovati nel 2011 vennero entrambi firmati nel 2005. Il primo il 25 giugno: una lettera manoscritta che designa Alberto come erede universale (documento “olografo”, inviato al notaio – che è cugino del principe, osserva L’Obs ). Il secondo, il 29 agosto, anch’esso olografo, lascia alla vedova un terzo dei beni, e il resto in beneficenza (chiede anche che le sue ceneri siano seppellite accanto alla prima moglie: e pazienza). Isabella è stupita, perché il marito non era intimo dei Grimaldi: neanche la accompagnò ai funerali di Ranieri. L’avvocato del principe, Jean-Marie Tomasi, sostiene però che sia una pratica diffusa a Montecarlo, quella di lasciare in eredità al sovrano se non si hanno eredi, e che poi il capo dello Stato gira il patrimonio a delle fondazioni.
Nel 2012 il tribunale di Monaco dà ragione al suo sovrano, e ordina che l’eredità sia trasferita a lui. Isabella prova a negoziare e propone una donazione del 15 per cento alla Fondation Princesse Charlène. L’accordo non si trova e la parola passa al Tribunal de Grande Instance di Parigi, che ribalta il verdetto e premia la tenacia della vedova. Alberto deve restituire tutta l’eredità, ma fa appello perché non vuole versare 100mila euro di danni e interessi. Questa somma nel 2018 viene infine concessa a Isabella, che però per il resto ha solo recuperato l’appartamento parigino – ma non può ancora venderlo – e soprattutto non ha avuto accesso ai conti del marito.
Il braccio di ferro giudiziario dunque continua. Ciascuna parte accusa l’altra di voler tradire l’autentica volontà di Mr. Smith. Ora, il 9 settembre, la Corte d’appello di Parigi esaminerà la richiesta della vedova di sbloccare i conti del marito. Un’altra grana per il principe, che sarebbe anche sull’orlo del divorzio da Charlène, da tre mesi misteriosamente in Sudafrica senza lui e senza i bambini.