Corriere della Sera, 29 agosto 2021
Pippo Franco candidato a Roma
A 81 anni, li compirà il prossimo 2 settembre, Pippo Franco ha deciso di passare dall’altro lato del palcoscenico: da protagonista della satira politica con la compagnia di varietà «Il Bagaglino» a candidato nella lista civica che sostiene Enrico Michetti, in corsa come sindaco per il centrodestra alle amministrative nella Capitale.
Perché ha deciso di sposare il suo progetto politico?
«Lo conoscevo da tempo e ci siamo rivisti durante la campagna elettorale. Ci siamo confrontati, con noi c’era anche Vittorio Sgarbi, e ho accettato di dare un contributo per la parte di mia competenza, la visione artistica della vita».
Le piacerebbe fare l’assessore alla Cultura?
«Non ho ambizioni personali, vorrei essere utile per quello che penso... se poi per i giochi del destino dovessero propormelo, valuterò».
Roma: cosa serve per valorizzarla e renderla più attrattiva?
«Penso al cinema, ai festival, a come incrementare l’attività di registi, poeti, scrittori, musicisti... La storia di Roma si divide in tre parti: quella vera, il modo in cui viene raccontata e quella che si vuole tenere fuori dalla narrazione».
Ritiene che alcuni personaggi o aspetti della storia di Roma siano trascurati?
«Penso al pittore Giulio Turcato, che ho conosciuto personalmente, grande anticipatore delle avanguardie. Di recente ho visto una sua mostra a Santa Severa, perché non a Roma?».
Con il Bagaglino ha interpretato i protagonisti e i momenti significativi della storia repubblicana, come racconterebbe il presente?
«Oggi non è più possibile fare satira politica, ti smentiscono ancora prima che tu possa averla anche solo pensata.Si è perso il senso dell’umano. Giulio Andreotti è stato un uomo estremamente spiritoso. Ricordo che una volta presentammo insieme i nostri libri e facemmo anche una passeggiatina».
Come valuta gli ultimi cinque anni a guida M5S?
«Non li commento, si commentano da soli...».