Corriere della Sera, 28 agosto 2021
Caccia al ladro che truffa gli editori
Le associazioni degli editori stimano che ogni anno da librerie e biblioteche sparisca circa l’1 per cento della giacenza: maneggevoli e resistenti, i volumi sono facili da rubare e forse anche per questo letteratura e cinema pullulano di ladri di libri. Il più ingegnoso tra tutti, però, è il misterioso hacker che da almeno un lustro truffa editor, agenti e scout letterari di tutto il mondo facendosi inviare in anteprima i manoscritti dei più importanti best seller, dai seguiti della Millennium Trilogy di Stieg Larsson all’ultimo libro di Sally Rooney, Beautiful World Where Are You?
E nonostante gli sforzi investigativi del giornalista del New York MagazineReeves Wiedeman, che segue il suo caso da anni e lo ha reso pubblico, non è ancora chiaro né chi sia il ladro né, soprattutto, cosa faccia con i file criptati dei best seller che è riuscito, negli anni, a farsi mandare.
Sul suo conto indaga – per ora senza risultati apprezzabili – anche l’Fbi, e pure due reporter del New York Times seguono il caso: nemmeno loro sono giunti a troppe conclusioni, e il titolo dell’unico articolo che il Times gli abbia dedicato, «Perché mai qualcuno ruba manoscritti inediti?» è, appunto, una domanda.
Sempre più chiaro, però, è il modus operandi del ladro. L’esempio perfetto dei suoi furti ha propaggini italiane. A marzo 2017 due editor della casa editrice svedese Nordstedt, Catherine Mörk e Linda Altrov, ricevono una mail dall’Italia. Nordstedt pubblica soprattutto bestseller, con misure di sicurezza leggendarie. David Lagercrantz, lo scrittore che per loro ha concluso il quinto volume della serie Millennium di Stieg Larsson, era obbligato da contratto a scrivere su un pc senza connessione a internet; i loro traduttori svedesi del Codice Da Vincilavoravano in uno scantinato con guardie che sorvegliavano anche i loro accessi al bagno.
Marsilio
Il misterioso hacker è riuscito ad avere in anticipo il seguito della serie Millennium
La mail della collega italiana, editor della casa editrice Marsilio che avrebbe pubblicato i libri di Lagercrantz, arriva a pochi giorni dall’uscita simultanea del libro in 27 Paesi, e chiede alle svedesi se «per favore potreste rimandarmi il link al manoscritto di L’uomo che inseguiva la sua ombra, e ridarmi la password per leggerlo, perché è scaduta». Una mail simile, con lo stesso tono professionale e amichevole, la riceve anche l’agente dell’autore. Tutte rispondono all’editor italiana, che però si insospettisce e telefona: non ha scritto loro alcuna mail, perché loro le rispondono?
Un controllo più attento mostra l’arcano: l’indirizzo da cui arrivano le mail finisce con «@marsilioeditori.com», mentre quello corretto, della vera editor che infatti non sa nulla, finisce con «.it». Il ladro ha vinto ancora.
Il trucco è quello base di molte truffe internet: cambiare di pochissimo un indirizzo autentico, sostituendo un «.it» con un «.com», una «l» con una «i» maiuscola, una «g» con una «q», una «m» con una sequenza «rn». Con indirizzi come questi, ricostruisce il giornalista del New York Magazine, il «ladro di libri» opera indisturbato dal 2016 e si è accaparrato in anteprima libri di Margaret Atwood e Ian McEwan, Ethan Hawke e Dylan Farrow, e decine di esordi di perfetti sconosciuti. Ma la sua abilità straordinaria è quella di sapere esattamente chi fingersi, e a chi scrivere, nel panorama editoriale di almeno una dozzina di Paesi, dalla Grecia agli Stati Uniti. Per essere chiari, nell’esempio che abbiamo citato «appena una dozzina di persone in tutto il mondo poteva sapere chi fossero le due editor svedesi a cui scrivere, e ancora meno potevano sapere in che rapporti siano con la collega di Marsilio».
Il più misterioso dei misteri, nella storia del ladro di libri che sarebbe degna, a sua volta, di diventare un giallo bestseller, è cosa ci faccia, poi, coi manoscritti rubati. La pista dello scout-pirata è stata battuta a fondo dagli investigatori ma non regge: quasi tutti i titoli rubati sono titoli a cui il cinema può arrivare tranquillamente per vie normali, e la maggior parte non sono best seller. Le vere vittime del furto sono gli autori: i manoscritti sono spesso rubati prima che l’editing sia completo, e sono spesso pieni di refusi, frasi da tagliare, ripetizioni. Ma il ladro di libri non ha ancora chiesto un riscatto a nessuno. Certamente è un esperto nel mantenere la suspence.