La Stampa, 28 agosto 2021
Il fascino intramontabile di Cortina
Tradizione o evoluzione? Il dibattito è acceso a Cortina, in vista delle Olimpiadi Invernali 2026. L’antiquario Claudio Zanettin proprietario della galleria La Rotellina, nella località conservatrice sta cercando di organizzare LGBT patchwork for Aids Research: pic-nic sui prati del Pezié de Parù. In attesa del suo amico Elton John. Per ora, Zanettin ha animato solo un pic-nic davanti alla sua galleria in largo delle Poste, tra sculture in fieno di Jiulia Artico. «L’evento si è svolto il 22: - sottolinea l’antiquario -, quando se n’è andata l’orda dei turisti ferragostani».
Letteratura e mondanità
Conferma queste tempistiche, la creatrice Giuliana Cella, che ha posseduto un temporary shop del suo etno chic nella Regina delle Dolomiti. «L’estate - racconta - si divideva in due: la prima quindicina d’agosto al mare; la seconda in montagna. A inaugurare il secondo atto, i pic-nic di Marta Marzotto in costume ampezzano». Mentre, agosto si concludeva dal 1861 con la coreografica Festa delle Bande, cancellata questa stagione causa Covid-19. «Ai tempi d’oro - continua Zanettin, memoria storica del luogo - c’erano tutte le più grandi famiglie italiane: i Barilla, i Benetton, i Marzotto... Nel 1958 sbarcò Brigitte Bardot. Indimenticabile, l’allure del conte Nuvoletti con Clara Agnelli». Oltre che mondana, Cortina è una località letteraria dai tempi di Hemingway che qui conobbe Fernanda Pivano. Inaugurata da luglio la manifestazione Una montagna di libri: un incontro al giorno con gli autori. Chiuderà a fine mese. Appena lanciata l’utile guida Lonely Planet Cortina D’Ampezzo e Dolomiti Venete.
Usi e costumi
«Dal 2000 sono iniziati gli alti e bassi», racconta Daniela Olivieri Kraler della catena Franz Kraler: sei boutique griffatissime, compreso Vuitton. «In estinzione gli esercizi tipici come Ghedina-Zuccaro dove si acquistavano i vestiti locali», si rammarica invece Elsa Zardin detta "Soriza", presidente dell’Unione dei Ladìs d’Ampezo a tutela di usi e costumi autoctoni. Tra i negozi d‘epoca sopravvive la Cooperativa (since 1893). Si comprano dagli alimentari agli scarponi. «Sono rimasta basita - continua la "Soriza"- quando una guida turistica ha indicato come attrazione locale il negozio di Chiara Ferragni».
Ma Cortina non era abituata a vestire in costume ampezzano? «A qualche festa, alcune signore - prosegue Olivieri Kraler - Mentre, gli uomini usano la giacca di crosta o il tabarro. Fiorello l’ha acquistato qui da me».
Più filologica, la "Soriza": «I veri costumi ampezzani sono nei corredi di famiglia tramandati di madre in figlia. Semmai, alcune donne sfoggiano abiti tirolesi modernizzati». Eterni, i gioielli di filigrana Genius Loci di Cortina dal 1714. Adriano Verocà è l’unico al mondo che li produce. «I più grandi cambiamenti, tuttavia si registrano sul fronte degli hotel», segnala Nives Milani di Radio Cortina. Se nel Cristallo della famiglia Gualandi (dal 1901), è entrato il gruppo americano Marriot, Bulgari pare abbia rilevato l’Impero (dal 1938). Di certo, L’Ancora di Cortina d’Ampezzo (1826) ora è della holding Red Circle Investements di Renzo Rosso. E sono solo alcuni degli oltre 18 hotel in progress. Il dato però non si può definire con certezza: «Le operazioni - rispondono dall’associazione Albergatori di Cortina - sono tra il pubblico e il privato: numeri ufficiali non ce ne sono». Fatto sta che le Olimpiadi Invernali 2026 Milano-Cortina si avvicinano e le strutture di ricezione fanno gola al mondo.
Le vette rosa di Stallone
Sulle montagne non si discute: sono patrimonio dell’Unesco. L’Armentarola è la pista da Guinness di 7300 metri che collega Cortina all’Alta Badia. Note, anche Stratondi, Canalone Franchetti e Vitelli dove si disputò lo slalom gigante alle Olimpiadi del 1956. Non è tutto. Lagazuoi EXPO Dolomiti organizza un ricchissimo carnet d’iniziative (trekking, arrampicate e mountain bike) tra i picchi e le torri che al tramonto si tingono di rosa, grazie alla roccia Enrosadira. Sylvester Stallone vi girò Cliffahagher-l’ulima sfida diretto da Renny Harlin (1993).
Mora "sloggia", la Finanza arriva
Nei primi 2000 irruppe Lele Mora con la sua «scuderia». Ma il sindaco Andrea Franceschi nel 2010 lo invitò a «fare le valige». «E’ sgradito - sentenziò - e non in target col luogo». Cortina rischiava di diventare quella di Natale a Cortina: i film di Enrico e Carlo Vanzina (2011). «Nel 2012 - prosegue Daniela Olivieri - le irruzioni della Finanza hanno dirottato tanti vip all’estero». Poi, il Covid-19 che con le varianti sta tornando a porre seri problemi. L’hotel de la Poste detto «il Posta», Locale Storico d’Italia, ha chiuso lo scorso marzo per un focolaio. Ora la meta dei vip è in attività sempre nelle mani della famiglia Manaigo. «I ladini - continua Milani - sono incollati alle tradizioni».
I piumini di Scervino
«I tempi non sono cambiati abbastanza», sostiene Ermanno Scervino, tra i primi ad avere una vetrina a Cortina. «Vendevo piumini - ricorda - da qui l’idea di trasformarli da indumenti tecnici, in capi glamour». La chiave di volta del suo futuro successo. «Ho avuto una casa dove ospitavo Dalila Di Lazzaro. Ho conosciuto Liz Taylor e Richard Burton che stavano girando Mercoledi delle ceneri diretto da Larry Peerce (1973)». «Cortina - enfatizza il creatore - è la più bella località montana del mondo ma è rimasta la stessa: questo è il suo pregio ma anche il suo difetto».