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 2021  agosto 27 Venerdì calendario

La giungla arriva nel Nord della Francia

Una foresta nascosta dentro l’altra, un carapace che sorge dal territorio della Côte d’Opale, sul versante francese della Manica, quasi a disegnare il profilo di una collina. Oppure, se si preferisce, la più grande serra a cupola unica mai realizzata, 20mila metri quadri di ecosistema tropicale protetti da una struttura trasparente che raggiunge i 35 metri d’altezza. Si può descrivere in modi diversi, ma il progetto di Tropicalia rimane uno dei più ambiziosi e suggestivi nell’attuale fase di interazione fra architettura e ambiente. Un’impresa per molti aspetti avveniristica, ma che ha come modello la domus romana. «Fu un fenomeno unico e senza precedenti – afferma l’architetto Thomas Coldefy –, un sistema autosufficiente caratterizzato del perfetto equilibrio tra l’uomo, la natura e gli animali». Prima di essere evocata per Tropicalia, la domus ha fatto da base per numerosi altri interventi firmati da Col- defy, come l’Hong Kong Design Institute o il nuovo Tribunale di Lille. Per dimensioni e per complessità Tropicalia fa comunque storia a sé. In attesa dell’inaugurazione, prevista per il 2024, un’ampia selezione dei materiali preparatori è in mostra fino al 21 novembre presso il Zuecca Project Space di Venezia (per informazioni: www.zueccaprojects. org). Curato da Alessandro Possati insieme con lo stesso Coldefy, Tropicalia: Architecture, Materials, Innovative Systems è uno egli eventi collaterali della Biennale Architettura. «E ne rappresenta bene lo spirito», ribadisce Possati riferendosi al tema della convivenza che sta al centro dell’edizione di quest’anno. Dal punto di vista tecnico, l’insediamento di Tropicalia comporta una duplice sfida: da un lato occorre garantire un adeguato isolamento termico rispetto a un ambiente esterno che, specie in inverno, presenta temperature molto rigide; d’altro canto, va garantita l’autosufficienza energetica della struttura. «Una volta a regime, gli impianti saranno in grado di provvedere anche ai bisogni delle aree circostanti – dice Coldefy –. Il vero significato di Tropicalia sta però nell’armonia con il paesaggio. Non sarà una frattura, ma un’integrazione del territorio».