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 2021  agosto 26 Giovedì calendario

L’ex bimbo in copertina fa causa ai Nirvana

È di 2,25 milioni di dollari il maxi risarcimento che Spencer Elden ha chiesto ai Nirvana e al loro entourage per aver utilizzato la sua foto di neonato senza una liberatoria scritta dei genitori. In aggiunta, Elden ha accusato la band di pedopornografia per un presunto sfruttamento sessuale di quella sua stessa immagine da minorenne. Tra le quindici persone citate ci sono gli amministratori del patrimonio di Kurt Cobain, la vedova del cantante Courtney Love, i membri rimasti della band Dave Grohl e Krist Novoselic, e il fotografo Kirk Weddle. A ognuno di essi Elden ha chiesto di pagare 150mila dollari.

L’IMMAGINE
L’oggetto del contendere è la copertina di Nevermind, l’album uscito nel 1991 contenente brani cult come Smells Like Teen Spirit, Come As You Are e Lithium che ha venduto 30 milioni di copie. Nello scatto Elden, che al tempo aveva quattro mesi, è immortalato nudo in piscina di fronte un biglietto da un dollaro infilzato da un amo da pesca. L’immagine della banconota, aggiunta in post produzione, è finita nel mirino dell’avvocato Robert Y. Lewis che ha sottolineato come equipari il bimbo a «un lavoratore del sesso».
«La foto espone le parti intime del corpo di Spencer», si legge sui documenti presentati al tribunale della California, dove tuttavia, come nel resto degli Stati Uniti, le immagini non sessuali di neonati difficilmente vengono considerate pedopornografia. Secondo Elden la sua «vera identità e il suo nome legale sono per sempre legati allo sfruttamento sessuale commerciale che ha vissuto da minorenne, distribuito e venduto in tutto il mondo da quando era bambino fino ai giorni nostri». Proprio a causa di quella copertina dice di «aver subito e che continuerà a subire danni per tutta la vita», tra cui «stress emotivo estremo e permanente», nonché «interferenza con il suo normale sviluppo e progresso educativo» e «trattamento medico e psicologico». A raccontare i retroscena di quella copertina era stato nel 2008 il padre del ragazzo, intervistato dalla radio americana Npr. L’uomo aveva spiegato di essere stato invitato con la famiglia allo shooting dall’amico fotografo Kirk Weddle. Per la partecipazione gli erano stati offerti 200 dollari. «Avevamo fatto una grande festa in piscina ha spiegato Rick Elden e nessuno aveva idea di quello che stava succedendo!» Tre mesi più tardi i genitori avevano visto l’immagine del figlio nudo campeggiare sulla copertina gigante di Nevermind sulla parete della Tower Records di Los Angeles. E due mesi dopo l’uscita, la «Geffen Records inviò un album di platino e un orsacchiotto di peluche a Spencer che nel frattempo aveva compiuto un anno».

L’ANNIVERSARIO
Il rapporto tra Spencer oggi 30enne e quella foto è stato piuttosto controverso nel tempo. Negli anni ha posato diverse volte ricreando lo scatto da adolescente e adulto, con indosso il costume, in occasione del decimo, quindicesimo e venticinquesimo anniversario del disco. Sei anni fa al Guardian aveva elogiato quell’esperienza: «È sempre stata una cosa positiva, mi ha aperto molte porte. Ora ho 23 anni e sono un artista al quale, grazie a quella foto, è stata data l’opportunità di lavorare con Shepard Fairey per cinque anni ed è stata un’esperienza straordinaria. Quando ho scoperto che ero io il bimbo dei Nirvana, ho pensato che fosse una cosa davvero straordinaria». Tuttavia nel 2016 in una intervista al Time si era detto contrariato per la notorietà involontaria causata dallo scatto: «È difficile aveva spiegato ti senti famoso per non aver fatto niente. È dura non arrabbiarsi quando si sente l’ammontare di denaro che girava a quel tempo. Ho l’impressione che i miei diritti umani siano stati calpestati». Cinque anni più tardi ha deciso di portare questa convinzione in tribunale.