La Stampa, 26 agosto 2021
Nella casa Stardust: «Qui studiamo da influencer»
Si può vivere di social network? Quello dell’influencer può essere un lavoro? La domanda torna con insistenza da un paio d’anni, ma oraè possibile rispondere di sì con relativa sicurezza: senza scomodare Chiara Ferragni, lo dimostrano casi di perfetti sconosciuti arrivati a incassare centinaia di migliaia di dollari grazie a YouTube. Soprattutto, lo dimostra la storia di Stardust.
È un’azienda fondata ad aprile 2020 a Roma (ma ha una sede pure a Milano) da Simone Giacomini, Fabrizio Ferraguzzo, Alan Tonetti, Antonino Maira ed Ettore Dore e quello che fa è sfornare talenti. Sui social, s’intende: «L’abbiamo creata in piena pandemia – ci racconta Giacomini, che ha 35 anni – dopo avere studiato le piattaforme online per capire che cosa volesse il mercato. Abbiamo visto che i tempi erano maturi per fare quello che volevamo fare».
Ossia mettere sotto contratto oltre 150 creator su TikTok, Facebook e Instagram e fare da tramite fra loro e le aziende interessate ad avere visibilità: «Ci contattano, spiegano cosa vogliono, se servono post, foto, video o altro e noi incarichiamo il creator giusto». Che riceve uno stipendio da Stardust (fra i 500 e i 3mila euro al mese) per produrre una media di dieci contenuti alla settimana: «Abbiamo industrializzato il mestiere di influencer, gli abbiamo dato regolarità e concretezza – dice ancora Giacomini – Questa cosa funziona soprattutto grazie a TikTok, che è forse l’unico social network a premiare davvero il merito. Su Facebook e Instagram diventi famoso se sei già famoso, ma su TikTok puoi farcela anche partendo da zero, come dimostrano i casi di Khaby Lame e Charli D’Amelio».
Funziona, e lo dimostrano i numeri: a fronte di un investimento di 100mila euro, Stardust ne ha fatturati 1,5 milioni in 8 mesi del 2020 e oggi ha 35 dipendenti. E lo dimostra la Stardust House, una villa di 1500 metri quadrati con piscina, palestra e parco, aperta il 4 luglio dell’anno scorso a Briosco (Monza), che è una specie di scuola da influencer. «All’interno vivono 15 creator fissi e altri 8 che cambiano ogni settimana, hanno fra i 16 e i 22 anni e oltre a creare video, seguono corsi di fotografia, editing, montaggio, dizione, recitazione, inglese e canto». Imparano un lavoro, cioè.
Cos’è una content house
La villa di Briosco è una content house, una casa in cui le persone si ritrovano per creare contenuti ma anche imparano, una via di mezzo fra Amici e il Grande Fratello. Com’è viverci dentro lo spiega la giovanissima Samara Tramontana, che ha 17 anni e su TikTok ha oltre 510mila follower: «Dopo sveglia e colazione, alle 11 c’è un briefing sui video che ognuno deve fare nella giornata, nel pomeriggio ci sono i corsi, poi dopo cena siamo liberi».
Le clip, che sono almeno 2-3 al giorno e che Samara divide fra «quelle di lavoro (richieste dalle aziende, ndr), quelle che facciamo di nostra iniziativa e quelle che seguono i trend», vengono girate in vari ambienti della villa: «Ce ne sono tantissimi, tante location molto diverse fra loro, dalla nostra camera alla sala per le dirette su Twitch, al giardino».
Lei è entrata nella Stardust House di recente ed è riuscita a farcela grazie agli account sui social: «Mi hanno notata da alcuni Reel su Instagram, mi hanno contattata e chiesto se volevo fare parte di questa cosa». È quello che Stardust ha fatto con altri come lei: «Li abbiamo cercati e abbiamo chiesto loro quanto lavoravano e quanto guadagnavano – ci ha svelato Giacomini – Ad alcuni abbiamo proposto di unirsi a noi». Samara ha accettato: «I miei genitori erano dubbiosi perché non conoscevano TikTok, poi hanno capito che stavo bene ed ero contenta e mi vedono felice quando torno a casa (più o meno ogni 2-3 settimane). E quindi sono felici pure loro».
Il futuro di Samara e Stardust
A settembre Samara tornerà a scuola per finire il liceo, ma questa esperienza le ha cambiato le prospettive: «Mi sono venute nuove idee e mi si sono aperte nuove porte – ci ha raccontato con l’entusiasmo tipico della sua età – perché quello che facciamo qui permette non solo di farsi conoscere, ma di imparare cose utili». E da grande? «Vorrei lavorare nel cinema, e i corsi che faccio nella Stardust House mi stanno insegnando come farlo».
Stardust ha già lavorato con Fca per il debutto della Panda 40th Anniversary, con Sky, Chupa Chups, Liu Jo e Kfc: i suoi creator garantiscono ogni giorno più di 1200 contenuti, 450mila ore e 150mila views e su Instagram il profilo della Stardust House ha una fanbase di oltre 50 milioni di utenti a livello nazionale. E anche l’azienda, come Samara, sta pensando al futuro: «Entro fine 2021 apriremo altre due case, una a Dubai e una a Miami, strategica sia per il mercato Usa sia per quello dell’America Latina».