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 2021  agosto 25 Mercoledì calendario

La Serie A invecchia anche in panchina

Aspettiamo la soluzione del caso-Ronaldo, 36 anni, il rientro di Ibrahimovic, quasi 40, i gol di Quagliarella, 38. Viviamo gli ultimi giorni di un mercato di rari squilli, con protagonisti stagionati, tra i 32 anni di Arnautovic e i 35 di Dzeko, passando per Rui Patricio, Giroud e Pedro. No, la Serie A non è roba per giovani e il campo lo dice da tempo. Lo confermano le panchine, adesso. Fuori De Zerbi, Pirlo e Gattuso. Dentro, di nuovo, Sarri, Spalletti, Mourinho e Allegri. «Hanno richiamato tutti i vecchi», ha sorriso il Max juventino che, con i suoi 54, tra i senatori è peraltro il meno datato. La tendenza è chiara: stop a scommesse ed esperimenti, per il tecnico si punta sull’usato sicuro. E, nel profondo rosso nei conti, l’investimento vira sul top coach più che sul top player.
In panchina prende così forma la Serie A più anziana almeno del dopo Calciopoli: mai tanti over 60 (5: Andreazzoli, Castori, Gasperini, Sarri e Spalletti) e non più di 5 dai 45 anni in giù (Simone Inzaghi, Italiano, Dionisi, Zanetti e Thiago Motta) come accaduto solo nel 2008 e nel 2015. Anche l’età media è da record: siamo quasi a 53 contro i 50 della scorsa stagione e i 45 anni e mezzo del minimo toccato nel 2005. Se poi si considerano le «7 sorelle» scudettabili, la media, abbassata solo dall’Inzaghi interista, lievita a 57 anni.
La nostra, comunque, non è la classe tecnica più anziana dell’Europa che conta. Il primato è della Ligue 1 francese, con una media vicina ai 54 e due soli Under 45. Meno matusa sono gli allenatori della Liga spagnola (media di poco inferiore ai 52) e quelli della Premier inglese (50). La terra promessa per gli emergenti è però la Bundesliga tedesca. Ben 10 squadre su 18 sono guidate da chi non ha più di 45 anni e il più vecchio (Streich del Friburgo) ne ha 56. Da questo laboratorio che sforna in continuazione nuove idee e profili vincenti sono emersi Klopp, Flick e Tuchel, gli ultimi re della Champions, e Nagelsmann, a 34 anni al timone del Bayern. Non funziona così, da noi. Dove i progetti affidati a nomi nuovi non arrivano in fondo, a meno che non siano sposati da club di ambizioni minori. Così, ci accontentiamo di avere dopo 15 anni una Serie A con tre allenatori che l’hanno già vinta. Nel 2006 erano Ancelotti, Mancini e Zaccheroni; ora sono Allegri, Mourinho e Sarri, tra le 5 novità volute dalle big. Solo Milan e Atalanta non hanno cambiato. Solo l’Inter, dopo il divorzio dal 52enne Conte, ha scelto uno di 45 anni. Chi ha visto giusto?