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 2021  agosto 25 Mercoledì calendario

Macron e Brigitte visti da vicino

Una coppia simbiotica, nella quale non è chiaro dove finisce uno e comincia l’altro, che si parla di continuo a ogni ora del giorno, prestata alla politica ma fondata per sempre sul romanticismo. Così la scrittrice Gaël Tchakaloff descrive Emmanuel e Brigitte Macron nel libro Tant qu’on est tous les deux, che esce oggi nelle librerie francesi per Flammarion/Versilio. «Purché stiamo insieme» è il titolo e il senso delle due vite: la politica e l’Eliseo appaiono come elementi secondari, temporanei, il terreno nel quale si esprime oggi, per il momento, la loro intesa, che è la vera priorità della coppia. 
Tchakaloff ha scritto questo libro dopo avere frequentato i Macron per cinque anni, diventando amica soprattutto di Brigitte. Una relazione che si è incrinata quando la scrittrice 49enne le ha confidato il progetto. «Ti ho spiegato che il mio libro avrebbe parlato di voi due, e non solo del Presidente, perché mi sembrava impossibile scrivere su di lui senza scrivere su di te – spiega Tchakaloff rivolgendosi all’amica —. Non lo hai sopportato. Le tue parole fredde, definitive, hanno interrotto il nostro scambio». 
La première dame è chiara: «Non voglio che si parli di noi, che la nostra coppia sia esposta». Ma per 250 pagine il libro cerca di fare luce sull’amore tra due persone che si sono conosciute sui banchi del liceo avendo l’una 24 anni più dell’altro. Un rapporto che non può non avere conseguenze sul governo della Francia, se è vero, come sostiene Tchakaloff, che su qualsiasi tema politico il presidente ha un consigliere più influente di tutti gli altri, sua moglie Brigitte Trogneux. 
Racconta l’amico Gaspard Gantzer: «Una sera vedo arrivare questa donna che dimostra meno dei suoi anni ma è nettamente più grande di Emmanuel, e quel che è incredibile è che si comportano come adolescenti, stanno tutto il tempo a pomiciare, si tengono per mano». 
Gantzer è compagno di corso all’Ena (la scuola delle élite che Macron ha appena chiuso, ndr), ed è stato poi il responsabile della comunicazione del presidente François Hollande quando Macron era ministro dell’Economia. «Lei gli offre un amore incondizionato che lo sostiene, gli dà una fiducia smisurata in se stesso». Ganzter racconta anche di come Macron ha annunciato all’allora presidente Hollande che avrebbe lasciato il governo per candidarsi all’elezione presidenziale: con un sms, il giorno dopo essere entrato nel suo ufficio senza dirgli niente. «Emmanuel non è affatto un tipo cattivo, si affeziona sinceramente alle persone. Ma quando si tratta di cose di lavoro, può essere spietato». 
Valérie Trierweiler, che è entrata all’Eliseo come compagna di Hollande prima di scoprire il tradimento con Julie Gayet, è entusiasta del libro e di una «complicità indistruttibile che fa la forza di questa coppia fuori del comune». La scrittrice Gaël Tchakaloff ha raccolto la testimonianza anche della madre di Macron, Françoise Noguès. Mancano pochi mesi all’elezione della primavera 2022, e il presidente in carica sembra confermarsi tutto fuorché un politico di professione. «Emmanuel prima o poi si lancerà nella scrittura – dice la madre —, credo che cambierà strada. Non è il tipo da fare conferenze politiche in giro per il mondo. A 27 anni non sapeva che cosa avrebbe fatto nella vita, e oggi (a 43, ndr) penso che sia uguale».