ItaliaOggi, 24 agosto 2021
I piccoli di pipistrelli balbettano come bebè
In tenerissima età iniziano ad apprendere come comunicare: sillabe balbettate a ripetizione, proprio come i bambini. Loro, però, sono pipistrelli. I piccoli della specie Saccopteryx bilineata, che vive sugli alberi in America Centrale, si esercitano a balbettare per imparare a controllare il proprio sistema vocale. Lo ha rilevato uno studio pubblicato la scorsa settimana sulla Science: questi pipistrelli riproducono le stesse caratteristiche del balbettio umano, non comunicano usando solo gli ultrasuoni, ma sono capaci di emettere suoni che anche l’orecchio umano può percepire.
«I bambini sembrano balbettare da un lato per interagire con i loro genitori, ma anche quando sono soli, apparentemente solo per il gusto di esplorare le loro voci. E questo è anche quello che vediamo nei nostri pipistrelli che emettono un cinguettio molto acuto», ha spiegato all’Agenzia France Presse, Mirjam Knörnschild, del museo di Storia naturale di Berlino, coautore dello studio.
I ricercatori li osservano dal 2003. Tra il 2015 e il 2016, nelle foreste di Costa Rica e Panama, Ahana Fernandez ha registrato le loro voci. Tre settimane dopo la nascita iniziano a balbettare fino allo svezzamento. Un periodo di circa due mesi in cui i cuccioli trascorrono fino al 30% della loro giornata ad esercitarsi con la loro «voce». Ogni balbettio dura in media sette minuti, ma i ricercatori hanno registrato una sessione lunga addirittura 43 minuti: un record. «Qualcosa di molto speciale, cosa che le altre specie di pipistrelli studiate finora non fanno», ha ribadito Knörnschild, «Sono molto loquaci!».
Gli studiosi hanno convertito le vocalizzazioni degli animali in spettrogrammi da cui è possibile distinguere le varie sillabe. In totale ne sono state analizzate oltre 55mila e gli scienziati hanno desunto che le caratteristiche universali del balbettio nei neonati umani potrebbero essere ricondotte ai pipistrelli: ad esempio, la ripetizione, la mancanza di significato, ma anche il fatto che queste vocalizzazioni seguono un certo ritmo. Inoltre, come negli umani la curva di apprendimento non è lineare. Delle 25 sillabe del repertorio dei pipistrelli adulti, i giovani non le padroneggiano tutte al momento dello svezzamento, il che suggerisce che continueranno a impararle dopo.
Tra i primi segnali che i piccoli imparano, c’è una melodia di sei sillabe usata dai maschi per contrassegnare il loro territorio e attrarre le femmine. Il balbettio è raro negli animali, i ricercatori pensano che i pipistrelli siano spinti a farlo perché devono muoversi e comunicare in un ambiente buio, ma anche perché il sistema vocale offre molte più possibilità di comunicazione.