Corriere della Sera, 21 agosto 2021
Locatelli alla Juve per far felice la nonna
«Mia nonna mi disse “bravo, hai fatto un bel gol, però a noi ne hanno annullato uno di Pjanic che era regolare”. Sul momento ci rimasi un po’ male». Era l’ottobre 2016, il Milan dopo 4 anni era riuscito a battere la Juventus con un suo gol (notevole) ma la nonna non riusciva a gioire...
La juventinità di Manuel Locatelli e famiglia è nota, ma lo spassoso aneddoto della nonna è una sorta di certificato che Manuel presenta in conferenza stampa dopo aver sottolineato ancora che quella maglia a strisce bianconere che vestirà da domani «è sempre stato il mio sogno, fin da quando sono bambino».
Scatta la Juve, favorita per i più anche e soprattutto dopo l’acquisto del centrocampista che le mancava. Acquisto per il quale non ha scucito (per ora) un euro, scatenando anche qualche polemica. «La trattativa ? Se è fatta vuol dire che sono tutti contenti, anche il Sassuolo. Il resto non mi compete» chiude rapidamente Locatelli.
La conferenza stampa è frizzante, le domande sono tante e le risposte rapide e asciutte. Brevi e complete. Pronte e verticali. Un po’ come vorrebbe giocare il nuovo centrocampista di Allegri, che non dà comunque punti di riferimento: «Dovremo provare, ho fatto un solo allenamento (nel pomeriggio poi ha fatto il bis) e c’è da lavorare. Ma credo che alla fine si vorrà verticalizzare. Io sono pronto a qualsiasi posizione».
«Io sono pronto» è la frase preferita, lo dice subito: «Sono qui perché me lo merito. E sono pronto». Lo ripeterà spesso per poi coprirsi un paio di volte, anche quando si parla di domani, della prima a Udine: «Ho voglia di giocare ma certo dipende dal tecnico». Allegri lo aveva visto bambino («Basta dargli una palla per vedere che sa giocare a calcio» disse cinque anni fa Max) e la fiducia carica il nuovo numero 27: «Comincia un’altra avventura, doveva scattare con una novità. E il 7 mi porta fortuna». Ma non è di fortuna che parla Locatelli raccontando la sua Juve: «Una squadra di campioni, gente con una mentalità unica». Quella che cercherà subito di dimostrare Manuel.