ItaliaOggi, 20 agosto 2021
Periscopio
Non è la prima volta che lo dico, ma lo ripeto. Penso spesso a quei mappamondi illuminati che ci regalavano da bambini: senza l’Italia, la Terra sarebbe un mappamondo senza luce. Michele Brambilla. QN.
Ogni tentativo di migliorare la giustizia penale si è scontrato nei decenni con forti resistenze da parte soprattutto della magistratura. Ci provarono Anna Finocchiaro (Pd) e Angelino Alfano(FI) e le cose restarono come prima, con tempi di processo incompatibili con un paese moderno. Con l’arrivo dei 5 Stelle al governo la situazione è peggiorata per chi crede nelle garanzie di base: se ogni tentativo di ragionevolezza si schianta sul paracarro del ’salvaladri’ ci sono pochi margini operativi. La commissione istituita dal ministro Cartabia e guidata dal presidente emerito della Consulta Lattanzi aveva avanzato proposte di buona qualità. Non tutte hanno retto alle necessità della mediazione politica, soprattutto in termini di prescrizione, ma un passo in avanti è stato compiuto. Bruno Vespa. QN.
Anche Giuseppe Conte non figurerà a lungo in hit parade. Resti in popolarità solo se controlli la macchina televisiva, cioè se la Rai è cosa tua, insieme ai giornali e alle tv che non vogliono passare guai con i potenti. Ma a Conte, dopo la defenestrazione, restano soltanto le briciole dell’antico potere mediatico: niente interviste, nessuna ospitata nei talk show; rispetto, zero, e lo stipendio da pagare a Rocco Casalino, una figura a metà tra il consigliori e il parrucchiere. Sono cavoli. Diego Gabutti. ItaliaOggi.
Questa sorta di bipolarismo del Pd (un partito di sinistra che guarda al centro, al contrario della Dc che faceva il percorso opposto), si è manifestato in tutto il percorso del Pd sino alla crisi, all’estromissione di Renzi, alla sua marginalizzazione, così spiccata ed evidente da spingerlo a uscire e a fondare un’altra formazione politica, e all’arrivo del Carneade romanesco Nicola Zingaretti e al suo successore, il sorprendente Enrico Letta che dà la sensazione di avere scelto, per legittimarsi, posizioni radicaloidi e movimentiste estranee alla storia del Pci-Pds-Ds e della Dc-Partito popolare-Margherita. Domenico Cacopardo. ItaliaOggi.
Regno Unito e Germania, hanno scelto di accettare il rischio della liberalizzazione del paese. Sulla base dello stesso ragionamento che è: 1. impossibile che si arrivi nel breve a zero contagi; 2. possibile che la variante Delta colpisca anche i vaccinati, ma senza metterli in pericolo di vita; 3. ciò che conta davvero non è il numero dei contagiati (lo dicono anche a Singapore, Paese modello nella lotta al Covid), ma quello, ora sotto controllo, dei ricoverati, cioè malati gravi, e dei morti. Massimo Donelli. QN.
Ognuno degli cinque ultimi premier era uguale o peggio al precedente, per arrivare agli ultimi due (che poi era lo stesso individuo, un Houdini del trasformismo politico più bieco, dai tratti e dalle vanità imbarazzanti) che ha completato la distruzione della credibilità di due partiti storici, Pd e Lega, che ottusamente l’hanno supportato. Curiosamente, per la prima volta da settant’anni, sono stati al potere avendone solo danni, e il loro progressivo declino elettorale lo certifica. Insomma per due lustri abbiamo avuto cinque “maggiordomi” al servizio del “Regime del politicamente corretto”. E sono stati un disastro, per noi e per i loro Padroni. Riccardo Ruggeri. Italia Oggi.
Ha ragione Alain Finkielkraut quando dice che «l’antirazzismo è impazzito». infatti l’antirazzismo è diventato il nuovo razzismo, è un neorazzismo. Gli antirazzisti di oggi hanno individuato nell’uomo bianco il responsabile di tutte le disgrazie del mondo. L’uomo bianco, per loro, è razzista anche quando pensa di non esserlo: è un razzista biologico. È quello che sostiene il calciatore Lilian Thuram, che ha scritto addirittura un libro intitolato “La pensée blanche”. Per lui e per tutti quelli che la pensano allo stesso modo, i bianchi sono predeterminati dalla loro epidermide a essere razzisti. Pascal Bruckner, filosofo francese (Mauro Zanon). Il Giornale.
La Nato ha portato i missili a ridosso dei confini con la Russia, per ridurne i tempi di intercettazione. I fatti dicono che se scoppiasse una guerra, la Russia sarebbe duramente colpita dal 10-30 forse 40 per cento dei missili lanciati dalla Nato. La reazione missilistica russa però devasterebbe le città europee e statunitensi; poi le armate russe penetrerebbero fino all’Atlantico come un ferro rovente nel burro. La Nato e gli Usa non hanno infatti forze terrestri in grado di contrastare alcunché, fatta eccezione per l’esercito turco, il cui impiego, niente affatto scontato. Piero La Porta, generale. (Stilum Curiae).
Non mi sono più innamorato perché innamorato ero di mia moglie. Per 27 anni, non ci siamo mai lasciati e non abbiamo mai litigato. Lei era la donna mia e io il suo uomo? Marco Giallini, attore (Candida Morvillo). Corsera.
Leo Longanesi planava come uno Stuka sui luoghi comuni. Bomba numero uno: «Tutte le rivoluzioni cominciano per strada e finiscono a tavola». Bum! «Vissero infelici perché costava meno». Bum! Per finire con questa battuta tristemente attuale: «Alla manutenzione, l’Italia preferisce l’inaugurazione». Alessandro Gnocchi. Il Giornale.
Anni Ottanta. Fingo di passare per caso davanti alla sede Rai di Torino vestita di leopardo, con i capelli cotonati con il frisè, non sembro una che ha studiato dalle orsoline con Marco Travaglio. Attiro l’attenzione e Jerry Calà mi chiede il numero di telefono. Un giorno chiama a casa e mi invita a raggiungerlo con I Gatti di Vicolo Miracoli e conosco Franco Oppini, che diventerà mio marito e il padre di mio figlio Francesco. Da lì vengo catapultata in un mondo diverso, comincio a lavorare nelle tv private, faccio la valletta di Amanda Lear, per me una dea.... Alba Parietti, animatrice tv (Elvira Serra). Corsera.
Il pilota-scrittore Saint-Exupery scrive però storie di uomini, di "quei pazzi sulle macchine volanti", dell’ebbrezza e della tenacia, ingredienti imprescindibili del volo, e forse anche dell’esperienza umana. Arrivano così "Corriere del Sud" e due anni dopo "Volo di notte". Per quest’ultimo vince il prestigioso premio "Femina" nel 1931. Ottiene dalla compagnia un permesso per andarlo a ritirare, e si presenta appena atterrato dopo un volo di 20 ore, con la barba lunga, il viso annerito dai gas di scappamento, in tuta di volo e giubbotto di pelle: la società letteraria di Parigi ovviamente impazzisce. Maurizio Pilotti, Libertà.
Ho amato una sola donna nella mia vita: mia moglie. Le altre si sono accontentate di amarmi. Roberto Gervaso.