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 2021  agosto 15 Domenica calendario

Ellroy è l’allitteratore

Parlandone con vecchi amici, come me ammiratori da lunga data di Ellroy, la discussione è sempre la stessa. Secondo me, Ellroy si è perduto (anche in Panico), a causa della sua fissazione per le allitterazioni (comporre frasi fatte di parole che cominciano con la stessa lettera). Ormai è buono per le parodie. Una volta gliene feci una. Lui aveva allitterato in S scrivendo di Sinatra: «Sprofondammo nella più sorda e sincera sinatrofobia». Io gli avevo fatto il verso così: «II sordido spione Danny Getchell, storiografo della Hollywood sbabiloneggiante da sempre scenografia scelta dallo scrittore, svergogna il sussurratore, tutto sound&soul, di Strangers in the Night, ma in seguito scopre che il simoniaco Sinatra è succubo di una signorina che serba in sito sicuro scottanti segreti sessuali (del sinistro Sinatra, sorry)». Gli amici sostengono che proprio l’allitterazione fa bello l’ultimo Ellroy, rende grandiosa la sua agonia letteraria. Ribatto che non è così. Ma, sotto sotto, non sono convinto e penso a Smitty, il cronista sportivo di Il grande romanzo americano di Philip Roth. Ormai vecchio, Smitty passa il tempo a rimuginare liste di parole con identica iniziale (lettera B: «banchieri, baritoni, baristi, bolscevichi, bombaroli, boxeur»; lettera C: «Capo di Buona Speranza, Caraibi, Casablanca»). Ha così scoperto alcuni segreti dell’alfabeto («Questo caro vecchio amico»). La lettera D, per dire, è mortifera: «deceduto, distruzione, disfatta, decadenza, defunto». E le eccezioni festose («daiquiri, dalie, damigelle, delicatessen, dessert») non sono che conferme alla regola. I medici hanno avvisato il vecchio Smitty: stia attento, alla sua età le allitterazioni possono uccidere. Ma lui non si arrende: «L’allitterazione è il fondamento della letteratura inglese». Forse Ellroy ha ragione ad allitterare forsennatamente. Come il vecchio sparring partner di Paolo Conte, ha guardato in fondo al gioco «e certi applausi ormai son dovuti per amore». Facciamoglieli.