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 2021  agosto 18 Mercoledì calendario

Stroncatura di Veronica Gentili

Dicono sia la regina dei retequattristi, contrassegno conquistato con la determinazione, qualità precipua degli stakanovisti («Si tratta di non mollare», dice Lady Gaga). Dicono che a Mediaset piace perché annuisce, dice «ora devo chiudere», ha imparato bene i tempi delle interruzioni pubblicitarie, sa dirigere il traffico delle opinioni. Dicono che una coloritura rosa tendenza rosso allarghi il cast dei retequattristi (quelli che non perdonano alla tv di aver ingannato le loro attese). Dicono, ma non si deve dire, che una bella presenza è sempre meglio che niente. Ma di sé, Veronica Gentili, promossa in prima serata alla conduzione di Controcorrente (Rete4), cosa dice? Basta andare sul sito del Fatto Quotidiano per scoprire la corrusca potenza dell’immaginazione: «Sono Veronica, sono romana, sono un’attrice. Mi sono diplomata all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico nel 2006 e da allora mi avventuro nella selva oscura di teatro, cinema e televisione, senza mai dimenticare un taccuino invisibile su cui annotare tutto ciò che meriti la mia attenzione. Ho scritto, diretto e recitato spettacoli teatrali nella convinzione che poche cose inducano il cervello a rilasciare endorfine come la creazione collettiva. Ho fatto della letteratura e della psicoanalisi i miei antidoti ad ogni male, terreno e non. Vivo nel mio tempo, ne sono sedotta e ne ho paura. Non credo alle interpretazioni degli eventi a compartimenti stagni, così come non credo che si possa raccontare il mondo senza prima lasciarsene permeare. Amo i collegamenti, i rimandi, le contaminazioni tra discipline. Sono convinta che l’arte abbia un andamento circolare. Intrisa di Occidente ed allopatia. Inquieta e pagliaccia. Coesistono in me Francesco Totti e Virginia Woolf. Tutto il resto è silenzio». «Il resto è silenzio» è l’ultima frase pronunciata da Amleto ed è una perfetta massima per una conduttrice di talk show.