ItaliaOggi, 17 agosto 2021
Periscopio
Il reddito di cittadinanza è un vero e proprio fallimento, che sta in piedi solo perché garantisce ai 5stelle uno o due milioni di voti. Marino Longoni. ItaliaOggi.
Quota 100 avrebbe dovuto agevolare l’uscita dal mercato dei dipendenti dediti ai cosiddetti lavori usuranti, ma ad aver maggiormente usufruito della agevolazione sono stati i dipendenti pubblici (37% del totale) ed è notorio che nel settore pubblico i lavori usuranti non abbondano (per usare un eufemismo). Marcello Gualtieri. ItaliaOggi.
Stentiamo a renderci conto che l’erede di Bolt è un ragazzo bresciano e che la nostra staffetta 4x100 fa polpette delle rinomate formazioni giamaicane, statunitensi, canadesi e brucia l’ultimo frazionista inglese sul traguardo. Ne siamo felici e orgogliosi. Ma non abbiamo ancora capito se è uno stabile aumento dei ricavi o un incasso una tantum, un terno al lotto. Gianni de Felice. ItaliaOggi.
Biagio Agnes, quand’era presidente della Rai, disse di Berlusconi: «Chillo adda murì!». Ora la figlia Simona, con i voti di Forza Italia, stava per prendere il posto che fu del padre e poi comunque è finita nel cda della Rai. Non c’era nulla di politico o di iettatorio in quella lugubre frase. Semplicemente Agnes aveva capito che la tv commerciale rappresentava un pericolo mortale per quella di Stato. Vittorio Giovanelli, ex braccio destro di Silvio Berlusconi per la tv. (Stefano Lorenzetto). l’Arena.
Nei centri maggiori si svolgono analisi sul prossimo voto municipale dalle quali emergono situazioni positive verso la destra, per esempio a Torino (Paolo Damilano), altre di arretramento (Catello Maresca a Napoli), altre di recupero (a Milano Luca Bernardo sull’uscente Beppe Sala). A intricare le vicende ci sono i grillini, talvolta presenti con propri candidati, ma pronti a sostenere Pd e alleati già nel primo turno (Milano). Marco Bertoncini. ItaliaOggi.
Il primo a capire che basare la propria azione sulla protesta e il Vaffa non poteva più reggere in una democrazia imperfetta ma consolidata come quella italiana, è stato il più giovane di tutti, l’attuale ministro degli esteri ed ex capo anche formale del Movimento. Intelligente come pochi, Luigi Di Maio ha capito ben presto che il modo di stare al governo dei due esecutivi come quello con la Lega di Matteo Salvini non avrebbe portato lontano. Ha capito che comportarsi come si comportò a Shanghai per l’inaugurazione del primo Expo dell’import, non faceva presa sugli imprenditori. Era ministro dello Sviluppo economico e dopo che più di un centinaio di imprenditori italiani lo aveva atteso per circa un’ora, fece un discorsetto di 10 minuti e invitò chi voleva ad andare a parlargli anche per farsi un selfie con lui. Era presente, naturalmente, anche l’allora ambasciatore a Pechino, Ettore Sequi, che ovviamente non pronunciò parola, ma si limitava a guardare scettico lo spettacolo di pochi imprenditori piccoli e medi che aveva accolto l’invito al selfie. Paolo Panerai. ItaliaOggi.
Le acque per Bettino Craxi non si quietarono mai. Quando, morente, avrebbe desiderato essere ricoverato in Italia, gli fu risposto dal capo del pool, Francesco Saverio Borrelli, si accomodi pure, ma in manette. Il Cinghialone gli replicò da morto: «La mia libertà equivale alla mia vita», che è l’epitaffio inciso sulla sua tomba bianca nel cimitero cattolico di Hammamet. Dalla siepe che la circonda, spunta un cespuglio di garofani rossi. Giancarlo Perna: “Il Ring - Cinquant’anni di risse tra i Poteri”. Guerini e Associati, editore.
Renato Farina, è stato investito da una violenta campagna di demonizzazione per aver subito una condanna per aver introdotto in un carcere, durante la sua breve esperienza parlamentare, una persona spacciandola per sua assistente, mentre non lo era, e permettendo in questo modo che un non addetto ai lavori potesse conoscere gli orrori del carcere che invece devono restare segreti. Per questo reato è stato condannato in primo grado a una pena di due anni e otto mesi di carcere. E più o meno la pena che di solito viene affibbiata uno stupratore con qualche attenuante. Io personalmente sono entrato due volte clandestinamente in carcere, fingendomi portaborse di alcuni parlamentari. Quindi non mi scandalizzo certo. Piero Sansonetti, il Riformista.
Povera cuoca sovietica, che non soltanto non amministrò mai lo Stato, come le aveva promesso uno slogan erroneamente attribuito a Lenin, ma che dovette anche smettere di cucinare perché non c’era niente da portare in tavola. (Forse si consolava pensando che «anche se non è di Lenin, e anche se nessuno pensa di metterlo in pratica, lo slogan almeno c’è, a differenza della zuppa»). Diego Gabutti, ItaliaOggi.
È dal fatto che il popolo non ubbidisce più alla sinistra che nasce la tentazione ricorrente di «sospenderla» questa benedetta democrazia, sempre per il bene supremo degli italiani, che non sempre assecondano la vocazione governativa della parte migliore del Paese. L’elettore? Meglio zittirlo. Diamogli il tempo di capire. Allora torna la vecchia storia della caduta di Weimar: in fondo anche Hitler è salito al potere con il voto. Vero. Solo che se non c’è un Führer in circolazione bisogna inventarselo. E la sinistra lo fa. Vittorio Macioce. (il Giornale).
Saint-Ex, dopo aver combattuto nel ’40 ed essere rimasto ferito nell’ennesimo incidente, si rifugia negli Stati Uniti per sfuggire all’invasione dei "bosch" i nazisti. In una bella casa bianca a Long Island scriverà il librino che batterà tutti i record, anche se lui non lo saprà mai. Il "Piccolo principe" però non basta. Ha 43 anni, un’età alla quale di solito i piloti vanno in pensione: Sain-Exupéry insiste invece per essere riammesso al servizio attivo con la sua vecchia unità, la squadriglia 2/33, che vola con gli alleati contro la Luftwaffe. Maurizio Pilotti, Libertà.
Tra le grandi città, Delhi e San Paolo sono quelle con il maggior numero di cittadini non connessi ai cellulari, pari rispettivamente a 5,3 milioni (29%) e a 4,3 milioni (36%). Sul fronte opposto, a Londra solo il 7% non è connesso (625 mila persone), a New York il 19% (1,6 milioni) e a Mosca il 17% (2,1 milioni). La considerazione che si può trarre da questi dati e che la mancanza di connessione con la Rete non è, come troppo spesso viene detto, un problema che riguarda esclusivamente le aree rurali e i Paesi in via di sviluppo ma è, al contrario, un tema che riguarda, eccome, anche i Paesi maggiormente industrializzati. Mauro Masi. ItaliaOggi.
La donna non è mai distratta. E l’apparenza di esserlo la rende più interessante. Roberto Gervaso, scrittore.